Il 19 maggio 2010 Andrea Agnelli diventa presidente della Juventus. Undici anni, nei quali la Juve ha vinto 18 trofei: 9 scudetti, 4 Coppe Italia, 5 Super Coppe Italiane. Così scrive il sito ufficiale bianconero e anche il profilo twitter per festeggiare la ricorrenza del presidente della Vecchia Signora
Un palmarès che, chissà, potrebbe aggiornarsi già questa sera, perché, scherzi del calendario, l’anniversario della Presidenza che ha riscritto la storia bianconera, coincide con una Finale, l’ennesima, della Juventus di Andrea Agnelli. Basta questa considerazione, numerica e non solo, per avere un’idea di quale solco la guida di Agnelli abbia scavato nella storia recente – e non solo – del Club: un Club che 10 anni fa doveva ricostruire, e che riguardandosi indietro ha vissuto un’epopea così incredibile che a raccontarla sembrano passate due vite. «Riscrivere la Storia, superare sé stessi», uno dei mantra del Presidente, insieme alla considerazione che più appartiene, a lui e a noi tutti: la vittoria più bella è la prossima. Quindi è tempo adesso di pensare e concentrarsi al massimo sulla Finale di Coppa Italia di questa sera, e cominciare già a lavorare per le vittorie che verranno.
I tifosi si dividono sui social
Fioccano centinaia di reazioni. In tanti ringraziano Agnelli ("Sicuramente qualche errore è stato fatto, qualche segno di cedimento si è visto. A bocce ferme, in 11 anni i benefici portati dalla Presidenza di AA sono di gran lunga più pesanti ed evidenti di ciò che non è andato per il meglio") ma sono parecchi quelli che rinfacciano gli errori: "11 anni. Anche troppi, NEXT!" oppure: "Grazie di tutto ma gli ultimi 3 anni gestiti coi piedi, spero si rinsavisca al più presto" o anche: "11 di cui gli ultimi 4 fatti col culo, non sei obbligato ad andar avanti per 100 anni ciccio".
C'è chi ricorda: "9 scudetti ma zero trofei internazionali in 11 anni (la Triade 7+4 in 12). Casse disastrate. Rosa difficile da rifondare per via degli stipendi altissimi delle riserve. Possibile esclusione di 2 anni dalle competizioni europee" e infine: "Ricordiamo che è stato anche quello che ha preso Del Neri, ha preso Conte solo come terza scelta e a furor di popolo (voleva Spalletti o Mancini) e, soprattutto, quello che ha preso Sarri e messo Pirlo: come buttare nel cesso 9 anni di vittorie".
