Adl gonfia il petto: Nessuno mi credeva, ma il web lo attacca ancora

Un'estate nel segno della contestazione, con i tifosi che lo invitavano ad andarsene a Bari coniando lo slogan A16 e riempiendo la città di manifesti pieni di insulti nei suoi confronti ma un mese e mezzo dopo per De Laurentiis è il momento della rivincita. Il suo Napoli, costruito con cessioni illustri e scommesse vinte, è primo in Italia  e nel girone di Champions. Legittimo che il presidente possa gonfiare il petto.

"Sul Napoli non si parla, parlano i fatti", ha detto il patron a margine della presentazione del docufilm 'Sophia!'. Le cessioni di big come Mertens, Koulibaly e Insigne avevano fatto storcere il naso all'ambiente, e lo stesso De Laurentiis era stato contestato a Dimaro. Il patron lo ha ricordato: "C’è una mia conferenza stampa dove ho detto: 'Allestiremo una squadra grande', poi non ci ha creduto nessuno e invece...".

Non tutti però sono disposti a fare mea culpa e sui social si legge ancora di tutto: "è presto ma comunque x il momento ci stiamo divertendo arriveranno anche i momenti difficili ma questa è una squadra giovane e può ancora migliorare", arrivano poi gli scettici: "!I fatti parlano a maggio non settembre, e pensare che di supposte ne ha prese ADL in questi anni ma nonostante tutto ancora non ha imparato a parlare quando è ora e nel modo giusto"

C'è chi scrive: "Aspettiamo perché  Spalletti parte sempre a razzo poi si sa come finisce poi il calendario è stato agevole la vittoria sul Milan un po’ fortunosa" o anche: "Pappò siamo ancora a settembre" e poi: "I  fatti parleranno a fine campionato quando il Napoli arriverà quinto...." e ancora: "Poi, a maggio, gli grideranno di andare a Bari" e infine: "I fatti parlano con i trofei"