Addio Lukaku, gli interisti fanno mea culpa: Aveva ragione Conte

E niente, aveva ragione Conte. Adesso, con la cessione ai dettagli di Lukaku al Chelsea, i nodi vengono al pettine. La crisi finanziaria dell'Inter non è seria: di più. Ecco perché tutti sono in vendita e ogni occasione è buona per far cassa. Difficile, se non impossibile, costruire qualcosa di buono poggiando i piedi su questo terreno minato. Ecco perché il tecnico è scappato, seguito da Oriali, Hakimi e - ora - Lukaku. Chi ci rimette sono i tifosi, gli stessi che adesso rivalutano la figura dell'allenatore.  

Tifosi Inter rivedono il giudizio su Conte 

Anche la Gazzetta dello Sport ha cambiato registro:

"D’accordo austerity, fairplay finanziario, effetto Covid, crisi cinese e infinite altre cause: resta l’impressione che l’Inter campione possa implodere. Cosa resterà di questi due anni? Di solito dopo uno scudetto si investe. Come minimo uno scudetto si 'difende'. Qui sembra tutto il contrario. Si capisce meglio la mossa di Conte: cucito il meritatissimo titolo sulla maglia, è stato il primo a sfilarsi dal progetto che lui stesso aveva messo in piedi. Forse aveva visto lontano. Lukaku no. Lukaku è l’Inter, è il giocatore più decisivo del torneo, l’uomo chiamato reparto offensivo".

E i tifosi? "Mi secca dirlo ma aveva ragione Conte. Dallo scudetto a cosa, alla lotta per il quarto posto?". E ancora: "Prima Conte, poi Oriali. È andato via Hakimi, saluterà Lukaku. Chi sarà il prossimo?". C'è chi se la prende coi dirigenti: "Marotta e Ausilio avevano rassicurato i tifosi: il progetto di rimanere competitivi prevedeva la cessione di Lukaku?". E chi è preoccupatissimo: "Spiace ammetterlo ma siamo sull'orlo del fallimento, tutti sono in vendita e su queste basi creare qualcosa di importante è molto difficile, per non dire impossibile".