22/01/2021 14:42
Disfatta nel derby, eliminazione in Coppa Italia, squadra ammutinata e poi faticosamente rientrata nei ranghi: la Roma s'è trasformata improvvisamente in una polveriera e sul punto d'esplodere c'è anche lui, Paulo Fonseca. Il tecnico giallorosso è stato confermato dai Friedkin, ma domani - proprio contro lo Spezia - si gioca nuovamente tutto.
Ecco le parole del tecnico della Roma in conferenza stampa:
"Ho sempre sentito l'appoggio del presidente. Anche oggi abbiamo parlato e ho avvertito nuovamente il suo appoggio, come sempre del resto. Dzeko? Ha avuto una contusione nella partita e ieri ha avuto un fastidio. Non sarà pronto per domani. Anche Pedro non sta bene, mentre Mkhitaryan è in forse. Problemi con Dzeko? Non ho niente da aggiungere. Domani non potrà essere in campo, mi devo concentrare sulla partita con lo Spezia".
Quindi sul pasticcio dei sei cambi in Coppa Italia:
"Giusto essere a conoscenza delle regole, il fatto però è che queste regole cambiano a seconda delle competizioni. Non voglio scappare dalle mie responsabilità, adesso però voglio concentrarmi sulla gara di domani. Liti dopo la coppa? Sono qui da un anno e mezzo, so come funzionano certe cose. Quando si perde in tanti provano a fare il male della Roma. Non mi presto a speculazioni. Sento che la squadra è ancora dalla mia parte. Dimissioni? "Il nostro è un progetto nuovo, con un nuovo presidente. Possono esserci delle difficoltà, non sono uno che si arrende".
Infine sugli errori in serie delle ultime partite:
"Se non ci fossero gli errori, nel calcio non ci sarebbero gol. Analizziamo sempre quello che facciamo in campo e lavoriamo tutti i giorni per migliorare tutti insieme: giocatori, io, ds e società. Quando si perde è normale che si facciano certi discorsi e che il tecnico finisca in discussione. Ogni gara è diversa, devo capire i momenti e prendere decisioni. Posso sbagliare, come tutti. Borja Mayoral? Ha sbagliato tanto ma ha fatto una grande partita con lo Spezia, il gol arriverà. Ci aspetta un'altra partita difficile, loro hanno un'identità precisa e vogliono avere sempre il pallone".