Valentino: La Yamaha ha problemi e vanno risolti prima di marzo

Valentino Rossi mette fine ad una stagione magra di soddisfazioni e, in generale, non difficoltosa per tutto il team Movistar Yamaha MotoGP. La prova del nove volte campione del mondo a Ricardo Tormo salva il salvabile di un ennesimo fine settimana complicato, dove le prestazione della M1 sono state ben al di sotto di quelle delle rivali dirette e della moto satellite di Johann Zarco (Monster Yamaha Tech 3). Che la chiusura d’annata del team di Iwata sia stata una inversione di tendenza negativa, senza per altro trovare risposte, lo dimostra anche il tentativo in extremis di cambiare il telaio per l’ultima prova della stagione. Come detto dallo stesso Rossi, la componente 2016, quella usata da Zarco (oggi a podio), è stata montata sulle due Yamaha ufficiali prima in nel warm up e poi in gara. Risultato? Una prova che Rossi ha condotto caparbiamente fino alla top cinque. Pallida se non grigia la prestazione di Maverick Viñales, solo dodicesimo. Domani e mercoledì intanto ci saranno i primi due giorni di test in vista del 2018, che si prevede movimentata. Nel programma iniziale, era previsto il test di un nuovo motore oltre che di diversi telai, compreso quello 2016 con cui Rossi e Vinales hanno corso a Cheste. Completata questa due giorni di prove, la Yamaha si recherà in Malesia, dove il 27 ed il 28 di novembre effettuerà un test privato che, sicuramente, porterà alla scelta del motore che sarà montato sulla moto 2018. "La Yamaha ha diversi problemi e poco tempo per risolverli da qui a marzo. Parliamo con i giapponesi e sono preoccupati come me, ma non so cosa intendano fare. Non sappiamo cosa succede, perché il motore che abbiamo quest'anno non è tanto diverso da quello dell'anno scorso. Non c'è stato un cambio così radicale".