Gp Le Mans: Vince Marquez e va in fuga, pasticcio Ducati

Nella giornata della grande illusione Ducati a Le Mans vince e allunga il solito Marquez. Lo spagnolo della Honda conquista il Gp di Francia e va in fuga nella classifica generale del motomondiale con 95 punti: 36 punti di vantaggio sul secondo, Maverick Vinales, e 49 su Dovizioso. Per Marquez è il terzo successo di fila, dopo quelli di Austin e Jerez. Non riusciva in una striscia del genere dal 2014, quando vinse le prime 10 gare della stagione. L'Italia si consola col secondo posto di Petrucci e il terzo gradino del podio di Valentino Rossi (ora quarto in classifica generale, per il Dottore è il podio n.229) ma le premesse erano state diverse. Pronti via e subito Lorenzo scatta precedendo tutti (e illudendosi). Le Ducati sembrano dover fare il vuoto ma si perdono una dopo l'altra. Iannone esce di scena subito, alla terza curva del primo giro. Poi tocca a Dovizioso che al quinto giro, nel tentativo (riuscito, con una staccata super) di superare Lorenzo, perde l'anteriore e cade in curva 8. Secondo zero consecutivo pesantissimo per lui nella lotta al Mondiale. Altra sorpresa poco dopo, quando anche Zarco perde l'anteriore e va fuori (proprio sulla pista di casa il francese, che aveva centrato ieri la pole - interrompe una striscia di 21 gare consecutive a punti: era rimasto a secco, in MotoGP, solamente nella sua gara di debutto). Scatta allora l'ora di Marquez, che se ne stava quatto nelle retrovie, con lo spagnolo che va all'attacco e centra subito – con una staccata sul cordolo - il sorpasso all'interno a Lorenzo che per poco non combinava la frittata di Jerez ma che riesce a rialzare la sua Ducati senza colpire il rivale della Honda. Ne approfitta anche Petrucci che si prende il secondo posto e poco dopo Lorenzo cede anche all'attacco di Valentino Rossi e poi di Miller. Per Marquez inizia la passeggiata verso il trionfo. Petrucci protegge il secondo posto da Rossi, che chiude terzo con posizioni cristallizzate negli ultimi giri senza scossoni. Miller centra un prestigioso quarto posto con Lorenzo che non è riuscito neanche a difendere il quinto posto da Pedrosa. Settima, staccatissima l'altra Yamaha di Vinales, poi Crutchlow, ripresosi dopo la botta nelle Q1 di ieri, Aleix Espargaro e Rins a chiudere la top-ten.

Stefano Grandi