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Villeneuve: Come fa Red Bull a lanciare un bimbo come Verstappen in F1?

20/12/2014 15:55

Villeneuve: Come fa Red Bull a lanciare un bimbo come Verstappen in F1? |  Sport e Vai

Jacques Villeneuve a tutto tondo. Il pilota canadese si confessa in una lunga intervista ad Omnicorse e spara a zero senza peli sulla lingua su tante cose che non lo convincono in F1. Reduce dal Memorial Bettega il figlio del leggendario Gilles comincia col criticare la scelta della Red Bull di affidare una macchina a un minorenne come Verstappen: “Max è un abuso. Quelli della Red Bull si rendono conto che mettono un bambino dentro ad una Formula 1? Non metto in dubbio che sia naturalmente veloce, ma non ha alcuna esperienza. Io sono arrivato ai Gp a 25 anni dopo aver vinto in Formula Indy. Prima di lottare con la vita degli altri, devi imparare. E non è compito della F.1 insegnare. Ci si arriva solo per andare sempre più veloce. Per l’immagine della Formula 1 il debutto di un 17enne è un messaggio negativo”. Red Bull sotto accusa anche per la gestione di Vettel: “Vettel non era più voluto dalla Red Bull. Non era più considerato il “ragazzo d’oro”: se avesse vinto ancora lui il merito non sarebbe stato della Red Bull Racing, ma solo di Sebastian. La Red Bull non è una famiglia come vuole far credere, ma ha un solo interesse: vendere molte lattine e, quindi, la squadra si è “innamorata” di Daniel Ricciardo e Vettel non aveva altra alternativa che chiudere con Milton Keynes. Ha fatto bene ad andare via perché non c’era più il clima giusto per lui e arriva alla Ferrari nel momento in cui il team si sta ricostruendo. Ci vorrà un po’ di pazienza nel 2015, ma i risultati si vedranno nel 2016”. Da Villeneuve, infine, critiche anche ad Alonso: “Non sono sicuro delle scelte che ha fatto. Aveva bisogno di aria nuova, perché è arrivato alla Ferrari vincendo, ma poi quando le cose sono andate male, non è rimasto un uomo Ferrari. Fernando, purtroppo, non era più l’uomo squadra di Maranello. Proprio come era successo nella prima esperienza alla McLaren. A mio parere è il miglior pilota che c’è in Formula 1 quando abbassa la visiera del casco, ma fuori dell’abitacolo non ragiona in funzione del team, ma solo per se stesso. Usa Twitter e internet a suo vantaggio e questo a un top team non piace. Specie con una squadra come la Ferrari che ha sempre protetto i suoi piloti anche quando le cose non sono andate bene. L’esempio è dato da Kimi: la Ferrari, a differenza della Red Bull, è una famiglia. Fernando dall’anno scorso si è chiamato fuori, per cui è giusto che se ne sia andato”.

Stefano Grandi


Tags: red bull vettel alonso Villeneuve verstappen

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