Motogp, Lorenzo festeggia la vittoria n.200 Yamaha e sogna il sorpasso

Jorge Lorenzo ci crede. Il successo a Motegi lo lascia ancora in corsa per il Mondiale di Motogp e accresce le speranze della Yamaha che domenica ha raggiunto le 200 vittorie nella classe regina. Dalla prima, a firma di Chas Mortimer nel 1973 a Barcellona, fino a quella di ieri una storia lunga e vincente. Un gran numero di piloti mitici hanno aiutato Yamaha a raggiungere questo numero rotondo: da Giacomo Agostini a Kenny Roberts, passando per Eddie Lawson e Wayne Rainey. Tra gli italiani brillano anche Luca Cadalora e Max Biaggi.  Con l'arrivo di Rossi in Yamaha nel 2004, e più tardi quello di Jorge Lorenzo (2008) i successi non si sono mai fermati: 49 delle ultime 50 vittorie sono firmate da Rossi e Lorenzo, con l'eccezione del GP d'Olanda 2011, vinto da Ben Spies. Marquez resta favorito per il titolo: al rookie della Honda basterà arrivare quarto per laurearsi campione. Gli altri casi a lui favorevoli sono i seguenti: se Lorenzo arriva secondo e Marquez almeno ottavo, com Lorenzo 3° e Marquez almeno 12esimo, con Lorenzo 4° e Marquez almeno 15°- Lorenzo si riconfermerà campione del mondo anche in caso di arrivo a pari punti. Il pilota della Yamaha infatti ha già più vittorie stagionali: 7 contro 6. L'ultima volta che la volata per il titolo della MotoGP si decise all'ultima gara era il 2006. Oggi come allora sarà il GP di Valencia a decretare il nome del re. Nel 2006 l’epilogo beffò con Valentino Rossi, allora numero uno della Yamaha, in testa alla classifica con 8 punti di vantaggio su Nicky Hayden. Al "Dottore" sarebbe bastato controllare l'americano ma scivolò nelle prime fasi della corsa. Risalì in sella, ma non riuscì ad andare oltre la 13.a posizione e all'avversario fu sufficiente il terzo posto nella giornata dominata dalle Ducati di Bayliss e Capirossi. Alla fine, nell'incredulità generale, fu proprio il giovane pilota della Honda a diventare campione del mondo per 5 lunghezze.

Stefano Grandi