Sport E Vai  Sport e Vai
Mercoledì 24 Aprile 2024
SEGUI SPORTEVAI SU

Mansell boccia la Formula 1: "Circuiti noiosi e troppa tecnologia, i piloti non incidono"

22/10/2015 14:53

Mansell boccia la Formula 1: "Circuiti noiosi e troppa tecnologia, i piloti non incidono" |  Sport e Vai
Piste noiose, troppa tecnologia, addirittura vetture troppo sicure. Nigel Mansell, campione del mondo nel 1992, boccia quasi in toto la Formula 1 moderna. A salvarsi, per il pilota inglese, sono solo alcuni piloti, come Sebastian Vettel. “Seb è un bravo ragazzo - ha dichiarato Mansell alla Gazzetta dello Sport -, che ha realizzato un'impresa vincendo 4 Mondiali da giovanissimo e ora sta facendo un lavoro incredibile a Maranello. Lewis Hamilton superstar? In questo momento può permetterselo. Ha un grande team, vince con poca opposizione e perciò gli riesce tutto facile. Si diverte ed è rilassato. Come ha detto Sir Jackie Stewart, corre su un tappeto rosso. Rosberg è stato frenato dai problemi di affidabilità, ma ha gareggiato troppo in difesa. Servirebbe una Ferrari più vicina alle Mercedes e in generale più concorrenza, come nella mia epoca, quando Senna, Prost, Piquet e io eravamo sempre in lotta".  Quanto alla Formula 1 di oggi, come accennato la bocciatura di Mansell è quasi totale. “Devono cambiare le regole, lo dico da molti anni. Ai miei tempi eri fortunato se avevi tre ingegneri, oggi ai box ce ne sono trenta. Le auto avevano gomme più larghe e con più grip, ma scivolavano in curva e il pilota poteva tirare fuori il suo stile. Oggi sono docili da guidare, il muretto ti dice che cosa fare in ogni momento e i piloti non hanno più la possibilità di esprimersi. Se guidi in modo aggressivo, fai fuori le gomme, quindi devi andare più piano. E dispositivi come il Drs sono una follia: che abilità c'è a sorpassare così? Non è colpa dei piloti. La verità e che oggi sono limitati e condizionati. Imparano i circuiti al simulatore, vanno in pista solo per le gare e non hanno tempo per visitare davvero i Paesi e arricchirsi come uomini, conoscendo diverse culture”.  Infine un giudizio su Max Verstappen, 18enne inseguito da tutte le scuderie più importanti. “È chiaro che ha talento, ma è il perfetto esempio dell'evoluzione del pilota attuale. Sorprende che vada forte su una pista senza averci mai girato, merito del simulatore, e non deve conoscere a fondo la meccanica, ci pensano gli ingegneri. Senza contare un altro fattore: i ragazzi di adesso hanno meno da temere, perché le vetture sono molto sicure. Lo schianto di Verstappen a Montecarlo in passato poteva costare molto caro. Tanti hanno smesso di correre dopo incidenti simili".

Tags: hamilton vettel Mansell verstappen

Articoli Correlati