Gran Premio degli assenti: da Bottas alla McLaren passando per Lotus e Manor

Ha vinto Hamilton, la McLaren si è confermata, la Ferrari rivitalizzata dal podio di Vettel. E poi? Poco altro in questa prima gara della stagione di F1 che ha visto uno scenario deprimente alle spalle dei primi. Una griglia ridotta ai minimi termini, 11 macchine appena al traguardo. In mezzo è successo di tutto ma non in gara dove i sorpassi sono stati pochi, come sempre. Quello risolutivo per la battaglia del podio lo ha fatto Vettel a Massa ma con la strategia del pit-stop. McLaren, Lotus ma anche e soprattutto Manor. Chi le ha viste? Un po' come Bottas designato anti-Mercedes della vigilia fermato dal mal di schiena, "unable to race". Insomma le avvisaglie di una F1 "ridotta" si erano viste in inverno con la chiusura della Caterham e della Marussia. A Melbourne c'era la Manor, ma solo per onor di firma visto che in pista non ha fatto nemmeno un metro. Un po' come Kvyat sulla Red Bull uscito di scena nel giro di formazione come ha fatto Kevin Magnussen che ha preso il posto di Fernando Alonso sulla McLaren ma anche ereditato la sfortuna di non dover gareggiare nemmeno lui. Non sarebbe cambiato molto per la scuderia di Woking, nel giorno del ritorno ufficiale della Honda, che ha finito la gara con Button ma ha beccato due giri dai primi e ha capito che sarà un anno tremendamente in salita. Colpe a metà invece in casa Lotus dove Grosjean ha patito il retaggio di vecchi problemi nonostante il passaggio ai Mercedes e Maldonado è stato sbattuto fuori dall'irruenza altrui dopo la prima curva. Ma non sarebbe neanche giusto sminuire le belle prestazioni di Sauber, con entrambi i piloti soprattutto Nasr, e di Sainz jr a punti pure lui all'esordio sulla Toro Rosso così come i due Force India. Se è questa la F1 del futuro...si può solo migliorare.