Flop nuove qualifiche, Lauda: Non è un buon sistema. E Horner si scusa coi fan

Il nuovo format delle qualifiche di Formula 1 non migliora lo spettacolo. Anzi. Con le scuderie che non hanno il tempo di fare un nuovo giro veloce e la pole assegnata quattro minuti prima della conclusione delle Q3, in Australia si è sfiorato il ridicolo, a tutto svantaggio degli spettatori in pista e - soprattutto - di quelli sintonizzati davanti alle tv. "Non è un buon sistema", ha tuonato Niki Lauda. Il direttore non esecutivo della Mercedes ha scaricato tutte la propria parte di responsabilità su Toto Wolff - "è lui che rappresenta la squadra nel Gruppo Strategico, io partecipo alle riunioni ma a condizione che me ne stia zitto" - ed ha rivelato i dettagli della decisione presa alcune settimane fa: "Qualcuno ha iniziato a dire che il primo delle qualifiche sarebbe partito in decima posizione ed il decimo in prima. Tutti siamo scoppiati a ridere, poi Charlie Whiting (il direttore della Fia, ndr) ha proposto questo sistema. Questo è ciò che è accaduto. Abbiamo perso il nostro sentimento comune", ha aggiunto Lauda. "Ecclestone e Todt stavano cercando di decidere i cambiamenti prima, insieme, ma ognuno difende la propria posizione, nessuno a ciò che è buono per la Formula 1". E intanto Chris Horner, in rappresentanza della Red Bull, si è già scusato con i fan: "Dobbiamo chiedere scusa ai tifosi, lo spettacolo non c'è stato. Abbiamo provato un nuovo sistema e non ha funzionato. Le emozioni nelle qualifiche dovrebbero andare in crescendo, dobbiamo trarre degli insegnamenti da quanto è successo qui. La cosa importante ora è non essere ciechi e cambiare la situazione già dal Bahrain".