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F1, la Procura: Video Schumacher molto utile, inchiesta a buon punto

08/01/2014 11:41

F1, la Procura: Video Schumacher molto utile, inchiesta a buon punto |  Sport e Vai

E’ in uno stato avanzato l’inchiesta condotta dalla gendarmeria francese sull’incidente occorso a Schumacher mentre sciava a Meribel. Con il tedesco che resta in condizioni gravi ma stabili è stato il capo della procura di Albertville Patrick Quincy a fare il punto della situazione. Non si è sbilanciato troppo Quincy sulle eventuali responsabilità dell’ex campione della Ferrari ma ha fatto capire che Schumi non correva troppo veloce e che quella pista non era sicura: “Siamo qui per aggiornarvi sull'inchiesta. Voglio che non vengano diffuse informazioni false. La famiglia Schumacher chiede che sia rispettato il loro diritto alla privacy. Abbiamo sentito la gente che si trovava sul posto, abbiamo fatto dei sopralluoghi e abbiamo ascoltato esperti sulla sicurezza degli sci. Abbiamo visto le immagini della telecamera che aveva Michael. Abbiamo determinato con certezza la velocità e il luogo dell'incidente. Ho sentito parlare di un video fatto da un turista, personalmente voglio mantenere riserbo su questo. C'è la massima attenzione nella raccolta di tutti gli elementi. Lo sci è andato a sbattere con una roccia, ha perso l'equilibrio ed è andato a sbattere su una roccia un po' di metri più in là. Michael è stato rianimato prima a bordo pista, poi è stato trasportato in ospedale. Il filmato della telecamera sul casco si Schumacher è chiaro e ha confermato tutto ciò. Sappiamo l'itinerario seguito da Michael. Il filmato sarà reso noto in un verbale successivo. Sarà visionato anche da un altro esperto. Possiamo dire con precisione quali sono stati i fatti". Dalla telecamera presente sul casco sarebbe emerso che Schumi non andasse veloce ma non ci sono conferme: “Difficile determinare la velocità. La scuola di Chamonix specializzata ci aiuterà ad analizzare il casco ma non siamo in grado di dire se Schumacher è stato imprudente". Il  Capo squadra Stephane Bozon, comandante del plotone di gendarmerie di alta montagna della Savoia ha aggiunto: “Gli sci erano in perfetto stato, non sono la causa dell'incidente e la velocità non era eccessiva". Il procuratore dice di non essere in grado di sostenere che Schumacher era andato in soccorso di qualcuno quando è caduto, come si è detto nei giorni scorsi: “Ci sono due minuti di immagini riprese dalla telecamera ma non vediamo nessun incidente occorso ad altri, l’angolo della camera non conferma questa informazione”. Sulla possibilità di un procedimento penale, il procuratore dice che è troppo presto per prendere in considerazione l’ipotesi ma aggiunge che la famiglia del pilota è stata molto collaborativa nelle indagini”. Sul caso Schumacher, intanto, spunta il precedente giuridico. Nel 2009, infatti, la corte d’appello di Chambery condannò l’impianto di Meribel per non aver segnalato alcuni massi sulla pista di Mauduit, una delle due su cui sciava anche il pilota tedesco. Una causa intentata da una ragazza di 24 anni che subì fratture multiple e un trauma cranico, e che fu operata proprio da Gerard Saillant, il luminare amico di Schumacher. Un infortunio che provocò un’invalidità del 6% alla donna, rimasta in cura per due anni, e che fu indennizzata con 86mila euro. Lo stesso Quincy ha ricordato che “in quella zona ci sono stati altri 50 incidenti gravi”.


Tags: ferrari schumacher f1 procura inchiesta casco quincy Sci

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