F1, Gp Singapore LE PAGELLE: Bene Raikkonen, delude Webber

Vettel 9: Che altro si può dire sul campione tedesco? Finiti gli aggettivi, i soprannomi, i complimenti. La sua Red Bull mette il marchio anche su Singapore: giorno o notte non fa differenza per lui. Scatta in partenza difendendo la pole con i denti e diventa un puntino lontano per tutti anche dopo l’ingresso della Safety Car, quando inanella giri record in serie. Un fenomeno.

Rosberg 7: Si gioca tutte le sue chances di vittoria in avvio, quando prova il mega-sorpasso a Vettel: gli va male e va in scia del tedesco ma perde colpi negli ultimi giri, paga dazio ai box e deve accontentarsi del quarto posto.

Alonso 8: Partenza spettacolare, lo spagnolo riesce a infilare quattro piloti e a piazzarsi in terza posizione a conferma di un orgoglio infinito e di una classe limpidissima. Al momento dell’incidente di Ricciardo e dell’ingresso della Safety Car si gioca la carta del pit-stop anticipato per puntare al successo ma non ha fortuna e paga i secondi persi alla sosta. Chiude secondo.

Webber 4,5: Rischia poco e nel finale accusa problemi che lo fanno uscire dalla zona punti.

Button 6: Esce fuori alla distanza ed ingaggia un duello da scintille con Raikkonen prima di arrendersi e perdere posizioni. Chiude settimo.

Grosjean 5: La sua Lotus aveva illuso tutti in qualifica: lo svizzero puntava al podio ma in avvio ha perso subito colpi e si è ritrovato nelle retrovie pur partendo dal terzo posto. Costretto a fermarsi ai box per la terza volta subito dopo la ripartenza, all’uscita della Safety Car, e successivamente una quarta volta, compromette la gara del tutto e finisce col ritirarsi per problemi al motore.

Hamilton 6: Senza infamia e senza lode la prova del britannico ma ci si aspettava più grinta dopo gli ultimi Gran Premi. Per riaprire i giochi in testa al Mondiale bisognava osare di più. Chiude quinto.

Raikkonen 7,5: Nonostante il mal di schiena lotta come può e cerca di limitare i danni. Favorito dalla ripartenza dopo l’incidente di Ricciardo recupera posizioni in serie e chiude con un ottimo terzo posto. Da grande professionista, stipendi pagati o no, non sta già pensando alla Rossa che guiderà l’anno prossimo.

Massa 5,5: Aveva annunciato che non avrebbe corso per Alonso ma in realtà il brasiliano non ha corso né per il compagno né per sé: non è stata questa la gara che ci voleva come vetrina per mettersi in mostra nei confronti di altri team dopo il suo annunciato addio alla Ferrari. Solo negli ultimi giri Massa ha mostrato vitalità chiudendo alla fine sesto.