F1, 20 anni fa cominciava l'era Schumacher: 1° titolo e polemiche

Australia, 13 novembre 1994: sembra un secondo ma in fin dei conti sono passati appena 20 anni. Micheal Schumacher si ritirava dal Gran Premio d'Australia, pochi istanti dopo la stessa sorte toccava al suo rivale per il titolo, Damon Hill.

Schumi diventava così il più giovane campione del mondo della storia della F1, record che sarebbe passato poi nelle mani di un altro tedesco, Sebastian Vettel. Difficile non dimenticare oggi quel primo trionfo del Kaiser, ora che in una stanza attrezzata nella sua tenuta di Gland, vicino a Losanna, Michael sta continuando a lottare per qualcosa di molto più importante di un titolo mondiale.

La famiglia, il suo entourage, hanno deciso di riaprire il sito, proprio oggi, come a dare la sensazione di un imminente ritorno sulle scene. Oggi come vent'anni fa in quel titolo ci sono tutte le stimmate del campione, che vuole vincere a tutti i costi. D'altronde non avrebbe vinto 7 titoli Schumacher se non fosse stato nella sua indole così chiaramente poco incline a perdere. Il contatto, voluto con la Williams di Hill, dopo aver sbattuto col muretto, mettendo fine alla gara dell'inglese è qualcosa che prima o poi tutti i grandi hanno fatto: da Prost a Senna. Nessuno escluso. In quella azione (qualche anno dopo con Villenueve gli andrà male) c'è tutta la voglia di vincere di Schumacher. Quella che lo ha tenuto in vita dall'incidente di Grenoble e che ci fa credere di poterlo riabbracciare un giorno. Forza Schumi!