Berger, braccio rotto ma paura passata: Ho pensato a Schumi

“Certo che ho pensato a Michael, l’incidente è stato simile al suo, anche io non stavo andando veloce e non stavo facendo una manovra rischiosa”. Gerhard Berger, a differenza di Schumacher tuttora ricoverato in coma indotto a Grenoble dopo l’incidente sugli sci a Meribel dello scorso 29 dicembre, se l’è cavata “solo” con un braccio rotto dopo essere incorso in un infortunio simile a quello dell’ex ferrarista. Intervistato dall’agenzia Apa il 54enne austriaco, per il quale è stato necessario un intervento per inserire una piastra con 12 viti  nel braccio e per ridurre la frattura, ha rivelato che la caduta è stata dovuta alla presenza di un tubo di drenaggio di cemento sulla pista: “Un po’ più a sinistra e ci avrei anche sbattuto la testa. Anche un nervo si è infortunato, quindi non posso davvero muovere il polso, ma lo farò nuovamente in futuro. Il pensiero di fondo è che è stato doloroso, ma sono contento che sia rimasto coinvolto il braccio piuttosto che altro. Ho già alcune lastre nel mio corpo, quindi si tratta solo di una in più…“. Berger, che ora fa l’opinionista e il commentatore, dovrà rinunciare alla trasferta in Australia per il primo Gp stagionale.

Stefano Grandi