Alonso: Punto al quinto posto, anche la Williams è irraggiungibile

Non solo la Mercedes è fuori portata ma anche la Williams è diventata una rivale troppo forte per la Ferrari. Almeno per “questa” Ferrari che in Germania non è riuscita a far meglio di un 12esimo posto in griglia con Raikkonen e della quarta fila per Alonso, settimo. L’asturiano sembra rassegnato:”Questo è il nostro livello al momento, abbiamo avuto qualche alto e basso in questo weekend con qualche sessione buona ed altre meno. In qualifica abbiamo dato il massimo, la macchina la sentivo meglio già in Q1. Il risultato è un po' amaro, ma Mercedes e Williams sono fuori portata. Qui siamo nel gruppo con McLaren e Red Bull e l'obiettivo per domani è provare a giocarcela con loro puntando al quinto posto. Ma guardando la posizione di Raikkonen, direi che mi è andata bene". Il ferrarista ha confermato che l'uscita di scena del FRIC non ha modificato troppo i valori in campo: "L'abolizione del sistema Fric non penso che abbia cambiato molto in termini di set-up, del resto il risultato è simile alle qualifiche dell’Austria con Mercedes e Williams davanti". Chi può dirsi soddisfatto delle qualifiche è Bottas che con la sua Williams si è piazzato secondo alle spalle del solo Rosberg: "Sono molto contento del risultato di oggi, soprattutto a livello di squadra, perché siamo secondo e terzo. Credo che la Mercedes abbia ancora un vantaggio importante. Nel mio ultimo giro credo di aver tirato fuori tutto il potenziale della vettura, quindi sono molto contento, anche se non è bastato" . Contento a metà invece l’altro uomo della Williams, Felipe Massa: "Ho faticato a mettere insieme il giro ideale. Ho avuto qualche problema con le gomme e probabilmente la mia vettura non era perfetta a livello di messa a punto. Modificando il set-up mi veniva meglio un settore, ma magari poi peggioravo in un altro, quindi non sono riuscito a fare un giro perfetto a differenza di Valtteri. Comunque sono piuttosto soddisfatto del risultato e delle prestazioni della nostra macchina" . Stefano Grandi