28/10/2022 08:43
"Corriamo, corriamo che altrimenti domani il Milan ci mangia". Così urlava Claudio Ranieri, all'epoca allenatore del Napoli, alla sua squadra nell'allenamento di vigilia di Napoli-Milan di 30 anni fa circa. L'8 novembre del 1992, infatti, il Milan si "mangiò" il Napoli al San Paolo, vincendo 5-1 e quello fu il giorno più triste di un giovane talento azzurro, Massimo Tarantino. Il difensore del Napoli aveva il compito di marcare van Basten che quel pomeriggio segnò 4 gol, marchiando la carriera di Tarantino. La giocata più bella però l'ex Napoli l'ha fatta ieri all'innterno del supermercato di un centro commerciale di Assago, nell’hinterland milanese, quando è stato tra i primi a bloccare e fermare il folle omicida che ha accoltellato 5 persone, tra cui Pablo Marì del Monza
“Urlava e basta”, ha detto Tarantino che dopo aver bloccato l’accoltellatore lo ha consegnato ai militari della stazione di Corsico (Milano). "Non ho fatto niente, non sono un eroe" ha aggiunto
Tarantino, 51 anni, ha giocato dal 1989 al 1996 a Napoli (con due prestiti a Monza e Barletta), poi una stagione all'Inter, martoriata a causa di un infortunio e il passaggio nel novembre del 1997 al Bologna, dove ha giocato per 5 stagioni. Gli ultimi anni in carriera ha giocato a Como, nella Triestina e nel Pavia. Ha smesso con il calcio giocato nel 2006 per poi dedicarsi alla carriera di dirigente sportivo. Ultima esperienza con la Spal chiusasi lo scorso giugno.