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10 anni da professionista del poker e le più grandi lezioni mentali

10/02/2022 14:24

10 anni da professionista del poker e le più grandi lezioni mentali |  Sport e Vai

In una fredda mattina dell'aprile 2007 entrai nell’edificio dell’azienda per cui lavoravo, a Vancouver, in Canada, e dissi al mio capo che avevo chiuso. Ero stanco di essere oberato di lavoro e sottopagato per ciò che producevo. Ero appena laureato, certo, ma lavoravo per lunghe ore con uno stipendio ridicolmente basso. E soprattutto stavo consumando tutta la mia energia vitale per aiutare a costruire il sogno di qualcun altro. Per costruire la loro azienda, il loro business.

 

Mi sono ripromesso di non farlo mai più

Avevo capito che l'unico modo in cui avrei mai avuto successo nella vita, essere libero e felice, sarebbe stato quello di trovare un modo per lavorare per me stesso.

Fortunatamente in quel periodo giocavo a poker online già da un po' di tempo. In effetti, l'anno precedente avevo rapidamente costruito un bankroll a 5 cifre. Mica male, no?

Quasi tutti i giorni, dopo l’ufficio, tornavo a casa e giocavo a poker per alcune ore online, spesso guadagnando il doppio di ciò che mi fruttava quel lavoro che mi stava lentamente consumando l'anima.

Da qui la decisione di lasciare il mio impiego e diventare un giocatore di poker professionista a tempo pieno, una scelta che in realtà si era già concretizzata in maniera piuttosto semplice nella mia mente. I miei amici, tutti con educazione al college e mentalità aperta, erano per lo più incoraggianti, ma non credo che capissero ancora con precisione quello che stavo per fare.

D'altra parte, alcuni membri della mia famiglia, cattolica e conservatrice, mi hanno detto che stavo buttando via la mia vita e che invece avrei dovuto "andare a chiedere aiuto".

Anche se sapevo che si trattava solo di ignoranza, queste parole hanno acceso un fuoco dentro di me, spingendomi a voler emergere in questo gioco più di ogni altra cosa al mondo.

Mentre lo scrivo ho appena superato i 10 anni nel mondo del poker, gran parte dei quali come giocatore professionista a tempo pieno.

Sono noto soprattutto per aver fatto registrare alcune delle vincite più alte nella storia del poker online coi micro-limiti, ma ho anche avuto un discreto successo nelle partite con puntate intermedie.

E infine, è stato esattamente 5 anni fa che ho preso forse la decisione più folle di tutte: vendere praticamente tutto ciò che possedevo e salire su un volo di sola andata di 17 ore da Vancouver, in Canada, a Bangkok, in Thailandia.

In questo articolo approfondirò le più grandi lezioni di poker, affari e di vita che ho imparato negli ultimi dieci anni come professionista del poker online e cittadino del mondo.

 

Tratta il poker come un business

Una delle prime cose che ho dovuto imparare è stata che se volevo davvero farcela in questo gioco, allora dovevo smettere di scherzare. Ciò significava che avrei dovuto smettere di giocare ogni volta che "ne avevo voglia".

In breve, ho dovuto imparare ad affrontare questo gioco come avrebbe fatto un professionista. Il che significa comportarsi come se si dovesse gestire un'azienda. Inoltre è fondamentale conoscere bene le piattaforme di gioco più importanti e più redditizie come casino.netbet.it.

Perché come giocatore di poker professionista sei essenzialmente il CEO di una piccola impresa. Tu sei l’unico e il solo responsabile di tutte le decisioni. E tu sei anche il solo e unico responsabile di tutti i tuoi profitti ma anche di tutte le tue perdite.

Quindi ho dovuto sviluppare una mentalità "sink or swim", annega o nuota, perché sapevo che nessuno sarebbe stato lì a tenermi la mano quando le cose avrebbero potuto andare terribilmente male ai tavoli da poker, qualcosa che poteva capitare per diversi giorni consecutivi, ma anche per settimane o addirittura mesi.

E le mie bollette non sarebbero state pagate solo perché mi presentavo ai tornei come si fa a un lavoro normale. Dovevo semplicemente vincere, dovevo riuscire.

 

Perdere non era un'opzione

Questo è il tipo di pressione che si subisce quando trasformi questo gioco da hobby in lavoro. E non puoi davvero sapere com'è finché non fai il grande passo.

Sotto questo tipo di pressione puoi risalire o lasciarti seppellire. Sapevo quale strada stavo per prendere. Quindi ho elaborato un programma di gioco coerente che, in pratica, significava dedicare tutto me stesso al poker per i primi anni.

Come si potrebbe dire in gergo, ero completamente "all-in" con il poker. Tutta la mia vita ha ruotato attorno ad esso per anni. Mi sono anche assicurato di essere sempre pronto a giocare il mio piano A ogni volta che mi sedevo a un tavolo. Ciò comportava esercizio frequente e regolare, oltre a mangiare e dormire bene.

Ma forse la cosa più importante di tutte, questo è stato anche il momento in cui ho imparato come affrontare finalmente alcuni dei miei problemi di gioco. In particolare, ho imparato a smettere di giocare quando realizzavo che non fosse la mia giornata buona.

Perché dopotutto, da professionista, non avevo il lusso di sentirmi frustrato e buttare via un sacco di soldi come fa la maggior parte delle persone.

Avevo sempre delle bollette da pagare.

 

Non andare troppo in alto e non scendere troppo in basso

Essendo canadese, sono naturalmente un grande fan dell'hockey su ghiaccio e ho praticato questo sport per la maggior parte della mia vita. Per conquistare il campionato, la famosa Stanley Cup, devi sopportare un duro lavoro nella stagione regolare e poi due mesi di playoff, mentalmente e fisicamente estenuanti.

Un cliché comune che senti spesso dire dai giocatori è: "Non andare troppo in alto quando vinci e non scendere troppo in basso quando perdi".

In effetti, la capacità di rimanere mentalmente forti durante i tempi duri è una delle cose più grandi che in questo gioco separa quel piccolo gruppo di vincitori d'élite da tutti gli altri.

Ma potrà anche capitare che a volte vincerai enormi cifre per lunghi periodi. Non dimenticherò mai quando ho vinto il mio primo torneo, per esempio. Tuttavia, è molto importante imparare a prendere tutto con la dovuta cautela perchè queste sono situazioni anomale, non sono normali. Non sei così bravo e non sei così scarso. Questa è solo una varianza che fa il suo corso.

Non puntare troppo in alto quando i soldi sembrano cadere dal cielo e non buttarti troppo giù quando non puoi vincere una mano… potrebbe salvarti la vita.


Tags: scommesse tornei poker Giochi

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