14/02/2022 20:36
Dino Zoff si racconta. L’ex portiere della nazionale e ct della nazionale italiana ha concesso una lunga intervista a Walter Veltroni nel quale ha affrontato tanti argomenti che riguardano il mondo del calcio, ma anche personali sia nel suo passato da giocatore che da allenatore. La leggenda azzurra compie 80 anni il prossimo 20 febbraio e racconta il suo passato a cominciare dalla storica partita a carte con Pertini.
Ero in coppia con lui, i nostri avversari erano Causio e Bearzot. Quasi si gioca a scopone scientifico si azzerano tutti i ruoli, sociali e istituzionali. Pertini si arrabbiò con Bearzot e Causio, ma in realtà era scocciato perché perdemmo. Quando ho smesso di giocare mi ha mandato un bellissimo telegramma in cui si prendeva tutte le responsabilità della sconfitta.
Ma un passaggio fondamentale è anche l’esonero da ct della nazionale italiana arrivato dopo uno scambio di battute a distanza con Silvio Berlusconi.
Il suo attacco arrivò come un fulmine a ciel sereno. Di me si può dire che sbaglio, che in una partita da portiere o da allenatore, non ho fatto bene. Ma non si può dire che sono insegna.
Zoff nell’intervista fa anche riferimento a una foto in discoteca che lo ritraeva da giovane e che è stata molto discussa.
Ricordo che quando uscivo dalla discoteca alle 6 di mattina incrociavo gli operai che entrava al lavoro con il baracchino dove tenevano il cibo e mi vergognavo. Da ragazzo avevo fatto il meccanico in un’officina e mio padre si spezzava la schiena nei campi. Il lavoro va rispettato sempre.