21/01/2021 12:02
Segue il campionato italiano a distanza, in tv da Dubai, ma non smette di pensare sempre a una panchina in serie A Walter Zenga. L'Uomo Ragno parla alla Gazzetta, ricorda che chi lo ha sostituito (alla Samp come a Venezia) non ha fatto meglio di lui e si sofferma sull'Inter
Spiace per il quarto posto nel girone di Champions League. C’è anche la Coppa Italia da vincere, la possibilità di chiudere alla grande c’è: senza dimenticare la mancanza dell’impegno europeo, che può fare la differenza in positivo. Senza scudetto la stagione sarebbe insufficiente, inutile girarci attorno. Comunque l’Inter è la favorita.
Una menzione speciale per Bastoni e Barella
Volevo Bastoni quando ero al Crotone, purtroppo non se ne fece nulla. Su Barella, beh… che dire: ne parlai per la prima volta con Giulini nel 2014, quando era in Primavera e in Prima Squadra c’era Zeman. Il presidente, lo ricordo benissimo, mi disse: ‘Walter, questo ragazzo è veramente forte’. Direi che il tempo gli ha dato ragione. Un applauso a Conte, che è riuscito a valorizzare entrambi”.
Zenga parla anche del Milan, si dice contento per il lavoro di Maldini e dà un consiglio a Donnarumma che ancora non ha rinnovato
“Parliamo di un giovanissimo con 227 match ufficiali in rossonero, a volte ci dimentichiamo della sua età. Credo che Gigio sappia benissimo cosa fare da ‘grande’, lo conosco bene. La sua qualità migliore è quella di farsi scivolare addosso la pressione determinata dal fatto di difendere una porta così importante. Sul suo futuro, però, no comment: dico solo che il Milan, oggi, è una splendida realtà”.