15/05/2022 09:49
In 50mila gli diranno addio oggi al Maradona: Insigne riceverà una targa dal presidente De Laurentiis e leggerà probabilmente una lettera ai tifosi prima della partita col Genoa per salutare quella piazza dove non è mai stato amato del tutto ma che sente sempre sua. Ci saranno applausi, striscioni e forse qualche fischio ma che ci sia una parte di Napoli che non prova riconoscenza eterna per il capitano che lascia tutti per andare in Mls lo testimonia un articolo di Vittorio Zambardino. Il giornalista sul Corriere del Mezzogiorno dà voce a quella parte di Napoli che non perdona Insigne, che va dicendo di piangere da giorni per questo addio.
Questi i passaggi principali
"Lacrime? Tu parti, ma non vai in guerra, Lorenzo caro, hai fatto una scelta razionale e professionale, due aggettivi legittimi ma che non commuovono. Però sì, il saluto ti è dovuto. Tranquillo, nessuno pensava «de morì prima» del tuo addio, come hanno detto a un altro capitano, Francesco Totti... Lui sì, era una bandiera, tu non sei una bandiera... Noi ti avremmo voluto come bandiera e leader, e non ci siamo mai rassegnati alla tua realtà «media», nemmeno quando avendo ricevuto il potere, come sempre succede a chi lo riceve troppo e troppo presto, non ne sei stato all’altezza".
Napoli ha bisogno di degradare ciò che ha: non sei sfuggito a questo destino, di fischi ne hai ricevuti troppi, questo è vero. Per responsabilità della città ma anche perché tu sei napoletano come noi: presuntuoso, pigro, furbo.... Passati gli anni, tu sei rimasto con un solo tiro, con un ruolo e mezzo, con l’idea di essere «fatto e finito» e il rifiuto di imparare e migliorarti... Dovevi crescere e non sei cresciuto e col tempo la tua presunzione è diventata insopportabile, non eri sincero nemmeno quando dicevi «ho sbagliato».
Tu hai infranto i nostri sogni più e più volte, oltre il limite del perdonabile e rimani per noi il capitano dell’ammutinamento (quella è stata la tua fine) e degli obiettivi mancati. Per cui, fatti i conti, meglio così: addio, con immutato affetto",