Wilshere: In Nazionale solo chi è nato in Inghilterra, no a Januzaj

Esiste lo “ius soli” nel calcio? In un mondo sempre più multietnico, dove con la maglia della nazionale tedesca ci trovi polacchi e turchi, una voce fuori dal coro è quella di Jack Wilshere. La stella dell’Arsenal, traendo spunto dal dibattito sull’opportunità di dare la nazionalità inglese al talento belga classe ’95 Januzaj, promessa del Manchester United, dice la sua senza peli sulla lingua: “Solo gli inglesi dovrebbero giocare per l’Inghilterra. Non è che se vivi per cinque anni in Inghilterra diventi inglese. Se io andassi a giocare per 5 anni in Spagna non chiederei di giocare per la nazionale iberica”. Januzaj è nel mirino del ct dei leoni bianchi, Roy Hodgson, ed aspetta che il giocatore decida per quale nazionale dichiararsi disponibile ma Wilshere insiste: “Non dobbiamo dimenticare ciò che siamo. Noi siamo inglesi. Siamo famosi per i tackle duri e per non arrenderci mai. Abbiamo un grande carattere. Se pensi alla Spagna subito ti viene in mente la tecnica, se pesi a noi ti vengono in mente i tackle robusti. Non dobbiamo dimenticarlo. Solo gli inglesi possono giocare con la nostra nazionale”. Non la pensa così però il ct dell’Under 21, che ha già convocato Sterling, giocatore del Liverpool nato in Giamaica, Zaha, l’ivoriano del Manchester United, e  il giocatore del West Bromwich Berahino, nato in Burundi e fuggito via dagli orrori della guerra africana a 10 anni: “E’ una decisione difficile da prendere – dice il coach dell’under 21 Southgate – Januzaj non ha ancora giocato per nessuna nazionale. Noi abbiamo molti ragazzi nelle nostre squadre che mo sono nati. Ci sono tante storie meravigliose, il mondo sta cambiando. E’ importante capire perché in tanti vogliono giocare con noi”. Januzaj è al Manchester dal 2011: è nato in Belgio ed ha sangue albanese, turco e kosovaro attraverso genitori e nonni.

Stefano Grandi