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Vieri e Ronaldo il Fenomeno: Fu il primo a inventare quel movimento

23/04/2020 08:17

Vieri e Ronaldo il Fenomeno: Fu il primo a inventare quel movimento |  Sport e Vai

«Ora sono a Milano, chiuso in casa da 40 giorni per il coronavirus. Ma essendo diventato padre per la seconda volta avevo scelto di rimanere in Italia. Poi si vedrà. Mai ipotecare il futuro». Bobo Vieri si confessa al Corriere della Sera e ricorda i suoi anni all’Inter. «Sei anni pazzeschi, ho dato tutto e creduto nel progetto. A San Siro c’era un’atmosfera elettrica. Ogni volta che scendevamo in campo per il riscaldamento sentivo il calore e l’affetto della gente. Ho giocato con Ronaldo il Fenomeno. Per me il miglior centravanti del mondo, anche fuori dal mondo. Insieme abbiamo passato tre anni fantastici. È stato il primo a fare il doppio passo e correva più forte lui con il pallone che il difensore senza». Dopo un elogio al talento del presente («Haaland è il più forte di tutti e ha fatto bene a scegliere il Borussia Dortmund, la società migliore per valorizzare i ragazzi. Tra un paio d’anni se ne andrà in una grandissima squadra per 200 milioni, forse 300») un inevitabile pensiero a QUEL 5 maggio: «Fa parte del calcio. Si vince e si perde. Quella sconfitta ci ha distrutti perché eravamo stati in testa dall’inizio. E subito dopo, l’Italia è stata eliminata al Mondiale dalla Corea. Due botte così ravvicinate hanno lasciato il segno. Però sono state anche un incentivo per ripartire meglio».


Tags: inter ronaldo vieri

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