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Verona-Inter formazioni: Mazzarri conferma l'11 visto col Torino

14/03/2014 13:22

Verona-Inter formazioni: Mazzarri conferma l'11 visto col Torino |  Sport e Vai

Test decisivo per capire se l’Inter ha davvero imboccato la strada giusta: la trasferta al Bentegodi contro il Verona, nell’anticipo di domani sera, è una vera e propria trappola per i nerazzurri. La squadra di Mandorlini, che tenterà l’ultima impennata per rientrare nel giro Europa League,  ha vinto solo due volte nelle ultime nove giornate di Serie A, e non è riuscita a segnare alcun gol nelle ultime due. Veronesi a secco di vittorie al Bentegodi da cinque partite di campionato (due pareggi, tre sconfitte). L’Inter non perde da cinque giornate di Serie A (tre vinte, due pareggiate); solo due i gol subiti dalla squadra di Mazzarri in questo parziale ma i nerazzurri si sono imposti in solo una delle ultime sette gare esterne di campionato, 2-1 a Firenze; quattro le sconfitte. Per la gara del Bentegodi, Mazzarri dovrebbe confermare gli stessi undici che hanno battuto il Torino visto che non potrà contare sullo squalificato Juan Jesus. Il tecnico ritrova in difesa Samuel ma Ranocchia, che lo ha sostituito domenica scorsa con una prova eccellente, si avvia verso la riconferma, anche perché l’argentino non è al top fisicamente, così come Campagnaro. A centrocampo, confermatissimo il trio di centrali composto da Guarin, Cambiasso ed Hernanes, anche perché Alvarez, principale alternativa nel ruolo di mezz’ala, continua ad allenarsi a parte. Sulle fasce spazio ancora a Nagatomo e Jonathan, così come davanti appare intoccabile, al momento, la coppia formata da Palacio e Icardi. In un’intervista a Il Sole Mazzarri ha detto: “Ecco il grande equivoco che accompagna da sempre la mia carriera. Arrivo in situazioni in cui nessuno pretende niente, poi comincio a fare risultati non previsti alla vigilia e finiscono con il chiedermi sempre di più. Scherzi a parte, io vorrei che tutti gli addetti ai lavori fossero più attenti ai parametri riscontrabili nel calcio. Bisogna sempre considerare da dove arriva la squadra che mi viene consegnata, cosa ha fatto negli anni precedenti. Ecco perché ci tengo a finire bene quest'anno. Perché se finiamo bene, possiamo iniziare ancora meglio la prossima stagione. Credo che sia Moratti sia Thohir abbiano capito subito come lavoro. Con loro, c'è grande sintonia. Non devo aggiungere altro". Smentita la diceria che vorrebbe Mazzarri poco incline a schierare i giovani: “Un'assurdità. Se comincio a fare i nomi dei giovani che ho valorizzato facciamo tardi: è un'infinità. Questa è una novella incredibile, kafkiana. La verità è completamente diversa. Ma chi le tira fuori queste cose? Chi non sa dove colpirti, chi si attacca a tutti gli appigli possibili. Potrei fare una lista lunghissima di giocatori che con me hanno giocato tanto e sono migliorati. Due nomi su tutti, Mesto e Modesto alla Reggina. Nel calcio non ci sono dati oggettivi, si basa tutto sui giudizi di chi segue le partite. E quando si vuole destabilizzare un allenatore, si tirano fuori cose come queste per creargli problemi. E poi, ci sono giovani e giovani. Se lei prende giocatori della Primavera che non hanno esperienza in Serie A e li mette a giocare nell'Inter non può pretendere subito di ottenere grandi risultati. La gente che sa di calcio, capisce al volo, non cade in questi tranelli.Mi parlate di Kovacic? Io posso far giocare chi volete e sono sicuro che lo faccio migliorare. Kovacic non tirava in porta, ora sta cominciando a farlo. E anche nella fase difensiva sta facendo progressi. E' cresciuto molto, secondo me. E' bravo, ma per far sì che faccia la differenza deve avere il tempo di completare il suo percorso di crescita. E' stato catapultato in una realtà che non conosceva. Deve avere il tempo per capire cosa gli viene chiesto. Cosa preferisce il tifoso? Che io faccia giocare i giovani o che raggiunga grandi risultati?. In ogni caso, a fine anno mi rifaccia la stessa domanda. I conti si fanno sempre alla fine della stagione".

QUI VERONA. Mandorlini vuole tornare al successo interno che manca da dicembre (4-1 alla Lazio) e per farlo potrà contare su tutti i suoi giocatori più importanti. Ecco, allora, comporsi la spina dorsale del Verona, con Rafael in porta, Maietta in difesa, Romulo a centrocampo e Toni in avanti. Problemi, invece, sulla fascia sinistra: in difesa Agostini si è allenato a parte (pronto Albertazzi), così come l’ala Jankovic. L’alternativa al serbo nel tridente offensivo, Juanito Gomez, è invece indisponibile per un’infiammazione al ginocchio. Non è da escludere, a questo punto, che Mandorlini “alzi” Marquinho in attacco e inserisca Hallfredsson a centrocampo con Romulo e Cirigliano, favorito come perno basso davanti alla difesa su Donati e Donadel.

LE FORMAZIONI. Le probabili formazioni di Verona-Inter, in programma al Bentegodi alle ore 20,45:

VERONA (4-3-3): Rafael; Cacciatore, Maietta, Moras, Agostini; Romulo, Cirigliano, Marquinho; Iturbe, Toni, Jankovic. All. Mandorlini.

INTER (3-5-2): Handanovic; Campagnaro, Ranocchia, Rolando; Jonathan, Guarin, Cambiasso, Hernanes, Nagatomo; Palacio, Icardi. All. Mazzarri. 

 


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