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Var, Rocchi fa luce sui casi spinosi di Torino-Inter e Juventus-Bologna

24/05/2022 13:09

Var, Rocchi fa luce sui casi spinosi di Torino-Inter e Juventus-Bologna |  Sport e Vai

Il designatore Gianluca Rocchi ha un compito ingrato, quello di far passare come positivo l'ennesimo campionato segnato da tanti, troppi errori da parte dei direttori di gara, con diverse partite condizionate dalle sviste dei direttori di gara e dei loro assistenti in sala Var. Nella conferenza stampa di fine stagione l'ex fischietto di Firenze ammette:

"È stata una stagione molto complessa Sanno tutti che siamo davanti a un ricambio generazionale che può portare a un gruppo di livello eccelso nei prossimi 3-4 anni. Arbitri con la “A” maiuscola ci sono, forse certe mie parole erano state interpretate in maniera differente: arbitri con due “a” maiuscole addirittura. In questo gruppo ci sono dei talenti incredibili: c’è stata una grande fetta di calcio che ci ha supportato, mentre altre componenti ci hanno creato grossi problemi, non faccio nomi perché basta ricordare, ma ogni volta che finiva una partita... Cosa mi è piaciuto e cosa no in questa stagione? La personalità dei ragazzi; non mi sono piaciuti alcuni errori gravi ed evitabilissimi, dovuti a cali di concentrazione e di cui mi prendo responsabilità. Il Var? Credo funzioni benissimo con un arbitro decisionista, altrimenti diventa un boomerang, perché lasci al monitor decisioni interpretabili".

Quindi su alcuni casi specifici, come l'espulsione di Medel in Juventus-Bologna o il clamoroso rigore non dato al Torino contro l'Inter:

"La gestione di Sacchi con Medel? Lui è valido ma il messaggio è che non puoi mai permetterti di perdere il controllo soprattutto davanti alla revisione. A volte ci sono paure ma bisogna passare questo momento e lavorarci su: mettendoci tutti in discussione. Il nostro campito è cercare di ridurre al massimo ogni errore ma dietro al monitor non vuole dire non sbagliare. Specializzare le competenze, quindi dividere arbitri e varisti? Si va avanti con questa idea, per il Mondiale è stato fatto così, sono due mondi diversi e due modi di operare diversi: ci vorrà un paio di stagioni, magari chi smette può aprirsi una nuova carriera al monitor. Per esempio, con Torino-Inter ho “perso” due arbitri per un errore grave, Massa e Guida che ho poi dovuto fermare, errore mio che poi ho perso uno e l’altro. Una cosa va detta: la centralità è dell’arbitro in campo".


Tags: rocchi arbitri il var

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