Van Bronckhorst: È un brutto momento per noi, col Napoli aspetto risposte

Non è un buon momento per i Glasgow Rangers, ancora a secco di punti in Champions, già tagliati fuori dalla corsa agli ottavi di finale e messi molto male anche in ottica terzo posto, che consentirebbe di proseguire l'avventura continentale in Europa League. Anche in campionato gli ultimi risultati sono stati deludenti (1-1 col Livingston, con i Celtic scappati via a +4) e c'è tanta pressione sulle spalle di Giovanni Van Bronckhorst alla vigilia della sfida col Napoli. Il tecnico degli scozzesi ammette:

"È un periodo difficile, il modo migliore per uscirne è ottenendo un buon risultato. Il Napoli è una squadra molto forte, giocheremo anche in uno stadio importante, dovremo dare il meglio. Il Napoli ha vinto le ultime undici partite, sta andando molto bene, è una delle migliori squadre della serie A. Conosciamo la sua forza, dovremo dare il massimo. La formazione? Dovrò fare a meno di tanti calciatori indisponibili, altri non sono arruolabili per l'Europa. Farò dei cambiamenti, anche perché il calendario è molto fitto. Dobbiamo vivere questa partita come un'opportunità per cambiare strategia e nuove consapevolezze. Mi aspetto una risposta importante sotto il profilo della personalità, dobbiamo scendere in campo senza paura, provando a portare a casa un risultato positivo. Dovremo partire subito forte, altrimenti rischiamo di rimanere indietro sin dall'inizio. Può capitare di prendere un gol, non dobbiamo però disunirci come fatto con l'Ajax o il Liverpool. Il Napoli? Ha iniziato molto bene la stagione e ha fiducia, vedere come si ripresenterà dopo la pausa per i Mondiali sarà determinante per capire se arriverà fino in fondo".

Quindi un suo personale ricordo di Maradona:

"Giocare qui ha un significato speciale per me, avevo 11 anni quando lo vidi giocare per la prima volta ai Mondiali in Messico. Ricordo i titoli di giornale prima di una grande partita di serie A contro il Milan di Gullit e Van Basten. Era uno dei miei idoli, l'ho incontrato un paio di volte ed è stato emozionante. Si unì al nostro autobus dopo la vittoria dell'Olanda sull'Argentina ai Mondiali del 1998, si congratulò con tutti noi e questo mi ha dato idea della sua grande personalità".