Ucraina, Fonseca bloccato Kiev: testimonianza choc

L'ex allenatore della Roma, Paulo Fonseca, sta vivendo direttamente sulla propria pelle l'attacco della Russia all'Ucraina. Attualmente senza incarico, il portoghese, è a Kiev insieme alla sua famiglia, visto che la moglie, Kateryna Ostroushko, è ucraina e capo ufficio stampa dello Shakhtar Donetsk.

Intervistato dal Jornal de Noticias, Fonseca non ha nascosto lo choc di svegliarsi letteralmente sotto le bombe:

Mi sono svegliato alle 5 del mattino con cinque esplosioni consecutive. Oggi avevo in programma un volo, ma ora come ora è impossibile uscire dal Paese. Gli aeroporto sono già distrutti e lo spazio aereo è stato chiuso. Anche andare via via terra è complicato. Le strade sono completamente intasate ed è impossibile spostarsi con così tante macchine; le code sono enormi. I supermercati sono stati presi d'assalto e non c'è più molto. Anche la benzina è terminata. Non ci resta che pregare che non cada un'altra bomba su di noi. Sinceramente, non so come uscirò da qui. Questo è il giorno peggiore della mia vita.

Poi, il videomessaggio affidato ai social:

Ciao a tutti, sono a Kiev con la mia famiglia, siamo in un momento molto complicato, nel bel mezzo di una guerra inaccettabile. Crediamo che la pace tornerà e cerchiamo di essere forti. Ho ricevuto messaggi dal Portogallo, dall'Italia, da tutto il mondo e volevo dire grazie per l'affetto dimostrato. Spero di potervi vedere presto.