Tudor: No a paragoni con la mia Juve, penso si stia esagerando

L'anno scorso era al fianco di Pirlo sulla panchina dei bianconeri, anche se leggende e rumors parlano di frequenti frizioni fra i due, addirittura di scontri accesi. Voci. Ora, però, Igor Tudor è tutto del Verona, formazione che ha rilanciato alla grande dopo la falsa partenza con Di Francesco. Il tecnico scaligero promette battaglia in vista del confronto di campionato in programma domani alle 18 al Bentegodi:

"Vincendo li agganceremmo? Non guardo tanto la classifica. Sono concentrato su di noi e sulla nostra crescita: dico sempre ai miei di non pensare troppo alla vittoria, perché toglie energie. I giocatori sanno che devono vincere, ma bisogna fare una buona prestazione, cose concrete. La vittoria arriva come conseguenza di tutto questo. Juve in crisi? Il paragone con me e Pirlo non si può fare. La Juve ha un grande allenatore, la persona giusta per risolvere qualche problemino. Servirà solo tempo".

Quindi sul legame affettivo con la Juventus e il caso plusvalenze:

"Sono arrivato bambino e sono andato via a 28 anni. Mi sono sviluppato come persona, è stata una parte importante della mia vita, anche da allenatore. Ora sono qui, e provo a dare il massimo per questi colori. Plusvalenze? Penso si stia esagerando. Cosa dire di un club che ha vinto nove scudetti negli ultimi dieci anni? Capisco che nel mondo di oggi le notizie durano dieci minuti, capisco la voglia di dipingere tutto nero o bianco. Si dimentica tutto facilmente e si cerca sempre di trovare l'esagerazione".