Tripla K ribelle: Keita, Kalinic e Kondogbia ai ferri corti con i loro club

CALCIOMERCATO - Siamo al rush finale di una sessione di calciomercato bollente per certi versi. All'estero ha fatto scalpore il passaggio di Neymar dal Barcellona al PSG per la cifra record di 222 milioni di euro. Ciò che colpisce è l'atteggiamento negativo e scontroso di tanti calciatori nei confronti dei rispettivi club di appartenenza. Una sorta di muro contro muro, un braccio di ferro che viene "suggerito" il più delle volte da agenti e procuratori senza scrupoli, che pensano a gonfiare il loro portafogli, e quello dei loro assistiti. Esempio lampante il comportamento di Coutinho e Dembelè, che vogliono a tutti i costi lasciare Liverpool e Borussia Dortmund per abbracciare il progetto di rinascita del Barcellona.

KEITA - In Italia va avanti da mesi la telenovela Keita. Il senegalese ha comunicato a Lotito di volere solo la Juventus, ma il presidente pretende 30 milioni dal suo cartellino. La cifra richiesta dal patron biancoceleste può essere legittima, per due ragioni: il valore attuale assegnato a giocatori meno importanti, e le offerte di Milan, Inter, Napoli e West Ham, rispedite puntualmente al mittente dall'attaccante.

KALINIC - Nella giornata odierna, Nikola Kalinic ha deciso di non presentarsi agli allenamenti diretti da Stefano Pioli, in maniera del tutto immotivata e soprattutto nel bel mezzo di una trattativa con il Milan. La Fiorentina ha diramato un comunicato ufficiale sull'accaduto, e senz'altro provvederà a multare il calciatore, prima di congedarlo definitivamente.

KONDOGBIA - Stesso provvedimento è stato preso dall'Inter nei confronti di Geoffrey Kondogbia. Il centrocampista francese che non ha convinto del tutto in questi due anni a Milano, sta spingendo per il trasferimento al Valencia. L'Inter dal canto suo, per ammissione di Spalletti, non può regalare un calciatore pagato fior fior di quattrini ad un club che si fa forte della volontà del giocatore. In questo caso lo scambio di prestiti con Cancelo sembra essere la soluzione più adeguata.

Si arricchiscono di nuovi capitoli queste telenovele di fine agosto, dove trovare la quadratura del cerchio per soddisfare le richieste di club, calciatori e agenti sta diventando sempre più difficile. Il calcio moderno è in continua evoluzione, ed è sempre più nelle mani dei procuratori.

A cura di Valter Spada