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Trapattoni: Mi hanno cercato dagli Usa al Giappone

02/12/2013 11:28

Trapattoni: Mi hanno cercato dagli Usa al Giappone |  Sport e Vai

La moglie Paola si era illusa probabilmente che la fine del rapporto con la nazionale irlandese potesse riconsegnarli Giovanni Trapattoni ad un normale menage familiare ma si sbagliava di grosso. L’ex ct, a 74 anni compiuti, non ha alcuna intenzione di smettere e a Radio anch’io sport rivela: “Di stimoli ne ho fin troppi, mia moglie si arrabbia, ma ho ancora voglia di fare. Mi sono fermato per ragionare, ho ricevuto offerte anche lusinghiere da club che giocano in America e in Giappone, e non devo sbagliare scelta. Avrò degli incontri, vediamo in quale direzione andare, se Est od Ovest”. Il Trap torna sulla sua esperienza irlandese e dice: “ci siamo lasciati con la possibilità da parte di loro di cercare un nuovo allenatore e da parte mia di cercare nuove destinazioni. La maggior difficoltà è stata che la maggior parte dei giocatori militava in Championship, la B inglese, e non sempre giocavano per cui ti trovavi a mettere insieme una squadra che non aveva il ritmo per i 90 minuti e questo pesava, soprattutto con due gare ravvicinate. Ma il bilancio è positivo, abbiamo raggiunto gli spareggi mondiali con la Francia e tutti ricordano il mani di Henry, e la fase finale degli Europei dove, davanti a Spagna e Italia, era doverso inchinarsi e dire ‘sono più forti di noi”. Il Trap non è stupito di vedere la squadra bianconera in testa alla classifica. “La Juventus resta ovviamente la favorita per lo scudetto ma occhio a chi sta dietro. Conte ha acquisito esperienza e sa cosa vuole. E poi Torino è un angolo a sé stante. Le polemiche che a volte invadono Roma o Milano fanno sì che si sia molto sensibili a qualsiasi critica mentre Torino riesce a chiudersi e fare muro attorno a sé. La Juve ha le carte in regola per vincere anche se la Roma è una squadra eccezionale che sta giocando un grande calcio e anche Inter e Milan possono ancora insidiarla”. Trapattoni ha anche parlato della situazione in casa Milan: “Berlusconi ha fatto bene a confermare Galliani. Ci sono momenti in cui è normale che la passionalità, l’istintività di uno come Galliani si senta un po’ offesa. Il ricambio è giusto, i giovani che subentrano sono vulcani in eruzione, carichi di energie, dicono quello che pensano ma non è detto che così si faccia sempre del bene. Ci vuole anche un po’ di esperienza che poi porta alla sapienza. Galliani è un grande dirigente”. Al Milan c’è poi un Balotelli non sempre facile da gestire: “Alla Fiorentina restavo in camera di Edmundo fino all’una di notte, poi però bisticciava con Batistuta e Rui Costa. Sono giocatori che non hanno freni inibitori ma che in campo fanno la differenza anche se poi rischiano di rovinare il gruppo se il gruppo non è equilibrato”.

 Stefano Grandi


Tags: juventus inter GALLIANI irlanda trapattoni america

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