11/04/2022 08:03
Come ha arbitrato Doveri in Torino-Milan? Il designatore Rocchi pensava di aver blindato la partita scegliendo uno degli arbitri più in forma ma a fine gara sono più i lamenti e le proteste che gli applausi. I rossoneri non hanno gradito alcune decisioni: lo 0-0 finale mette a rischio il primo posto della squadra di Pioli, che potrebbe essere superata dall'Inter che deve recuperare la gara col Bologna, e il dopo-partita è stato convulso.
Pioli ha sottolneato anche un altro aspetto:
"Sull'arbitraggio sarà l'ultima volta che ne parlerò. Non mi piace il fatto che l'arbitro abbia dato 5 minuti di recupero, quando il dovere dell'arbitro è di non far perdere il ritmo. Se il portiere avversario perde tempo è giusto ammonirlo". Ma come ha arbitrato Doveri in Torino-Milan?
Due i rigori reclamati dai rossoneri durante la partita ma le proteste più vibranti ci sono state al 59' quando in area granata c'è stato un contatto duro tra Singo e Theo Hernandez. A fare chiarezza è Luca Marelli ai microfoni di Dazn. L'ex arbitro comasco è lapidario e dice: “Un intervento molto rischioso da parte di Singo, anche se non è da VAR perché la valutazione è di competenza dell’arbitro, Doveri è a una decina di metri. Sappiamo che spalla contro spalla è regolare, ma questa è spalla contro schiena. Per me è più rigore che un intervento regolare”.
Il primo rigore era stato invece reclamato al 29' per un intervento su Alexis Saelemaekers ma Marelli toglie ogni dubbio: “Saelemaekers accentua la caduta su un contrasto leggero. Appena ha sentito il contatto, si è lasciato andare in avanti. Gli arbitri non stanno fischiando più questi interventi, non a caso i rigori sono calati di circa 50 rispetto allo scorso anno”.