01/12/2022 09:51
Non c'è solo la Juventus a tremare sull'inchiesta plusvalenze fittizie. Se al momento nel tritacarne c'è esclusivamente il club bianconero, con gli ex dirigenti che si sono dimessi e che sono stati già raggiunti da avviso di garanzia, la questione resta aperta anche per altri club. In particolare con quelle società con cui la Juve aveva realizzato affari sospetti.
Ieri il presidente federale Gravina aveva lanciato la pietra nello stagno ("Sono contrario ai linciaggi mediatici di piazza, stiamo calmi perché temo che quel problema possa riguardare anche altri soggetti") salvo poi rettificare quando si era reso conto di averla detta grossa
"Il tema che questo argomento può riguardare altri club non è riferito all'indagine in corso sulla Juventus ma ad una reazione esasperata che in Italia, in generale, rende colpevole chi ancora non è stato condannato”.
Sta di fatto che la questione è sul tavolo delle procure: possibile il coinvolgimento di Genoa e Atalanta, che sono i club con cui i bianconeri avrebbero allestito trasferimenti poco chiari
C’è anche uno specchietto con i club con cui la Juve aveva debiti, confermati da Cherubini nell’interrogatorio (ha parlato di 6,7 milioni) e da un’intercettazione di Arrivabene («Sappiamo bene cosa dobbiamo all’Atalanta»).