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Tavecchio ora ci sta: Giocare il 26 dicembre si può

09/01/2017 09:49

Tavecchio ora ci sta: Giocare il 26 dicembre si può |  Sport e Vai

Sembrava il primo oppositore del campionato a Natale ma il presidente della Figc, Carlo Tavecchio, dopo aver chiarito nelle settimane scorse il primo equivoco (“intendevo il no per le partite al 25 dicembre”) è diventato convinto fautore della serie A durante le feste. Lo ha ridetto nel corso di Radio Anch'Io lo Sport su Radio 1: “Le feste comandate sono Natale, Capodanno e la Befana. In questi giorni non si dovrebbe giocare, tutto il resto invece è disponibile. Non capisco perché non si possa giocare il 26 o il 27. Il tabù è quello di parlare del Natale. Se si intende le feste natalizie è possibile giocare in quel periodo. Se le società si mettono d'accordo allora è possibile. In ogni caso non tutti hanno le soste e non tutti si fermano. Anche in estate il discorso è simile, perché si arriva sempre in ritardo. Giocare a Ferragosto è difficile perché è un giorno sacro in Italia, ma in prossimità credo che sia possibile”. Altro tema caldo è la possibile riduzione del campionato da 20 a 18 squadre ma qui la faccenda è più complessa: “Io sono passato da una valutazione numerica delle squadre che giocano i campionati professionistici, e sono immodificabili. Sono passato a pensare a un ranking per partecipare ai campionati professionisti. Abbiamo squadre che vincono ma non hanno impianti o settori giovanili, non hanno copertura assicurativa. La selezione porterebbe a una riduzione delle squadre. Poi un secondo principio: fino a che i professionisti di A, non capiscano che le due Leghe inferiori sono importanti, non andremo da nessuna parte. Senza la mano d'opera della B e della Lega Pro lo spettacolo sarebbe minore anche in A. Diminuire le squadre da 20 a 18 non è possibile, è pura utopia. Ci possiamo trovare sulla possibile riduzione ma solo nelle Serie minori. Per diminuire le squadre del campionato servirebbero 15 voti su 20 totali e quindi è impossibile avere il via libera in questo senso”. Dopo un passaggio su Conte (“Lo sapevo che ci avrebbe lasciato dopo due anni. Sapevo anche che sarebbe stata un'avventura importante per lui quella del Chelsea. Non poteva rimandare il suo arrivo in Inghilterra. E' un uomo unico e adesso sta ottenendo il giusto riscontro a livello internazionale") e un po' di catenaccio sulla vecchia polemica legate alle sue parole sulla necessità di vedere Inter e Milan al vertice (“Si sente la mancanza di Milano in Champions, ma non si può mettere nella mia bocca antagonismi tra Roma e Milano”) Tavecchio parla del rischio dello strapotere cinese: “Io credo che in questi giorni il Governo cinese stia facendo valutazione economiche differenti. Ho apprezzato la filosofia politica di insegnare il calcio come materia d'obbligo alle elementari. Poi ci sono i passaggi economici. E' un paese enorme con profitti enormi. Se la provenienza dei milioni di euro è lecita non penso che sia un danno per i nostri campionati. Da un punto di vista dei talenti non possiamo stare al passo per offerte da 10 milioni all'anno, ma penso che presto capiranno anche loro”.


 


Tags: conte Tavecchio natale

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