Superstiti disastro Chapecoense tornano su luogo tragedia

La loro vita è ripresa, anche se niente sarà più come prima. La squadra – rifondata ex novo - ha anche vinto il titolo nello stato di Santa Caterina e giocherà nell'imminente Brasilerao ma per i giocatori della Chapecoense è impossibile dimenticare la data del 2 novembre, quando un disastro aereo nei pressi di Medellin si è portata via quasi tutta la rosa e lo staff del team che avrebbe dovuto disputare la finale di Copa Sudamericana, assegnatagli poi in memoria dei caduti (71 in tutto). Quattro dei sei sopravvissuti del disastro (tre giocatori Neto, Ruschel e Follmann e il giornalista Rafael Henzel) sono tornati per la prima volta sul luogo dell'incidente (clicca qui per il video). Tanta la commozione e l'incredulità per quanto accaduto, parola di Neto: "Avevamo bisogno di tornare per capire che fosse tutto vero, era come se ci avessero raccontato una bugia. E' incredibile vedere tutto questo e pensare che alla fine siamo riusciti a scampare alla morte". Commosso anche Follmann, che nell'incidente ha perso una gamba: "Si è trattato di un vero e proprio miracolo, ancora non capisco come abbiamo fatto a sopravvivere. Venire qui è stato importante per noi".

Stefano Grandi