02/08/2021 12:59
Il tribunale di Madrid, attraverso una sentenza del "solito" giudice tifosissimo del Real e amico personale di Florentino Perez, venerdì scorso aveva chiesto ufficialmente all'Uefa di revocare le sue azioni contro i dodici membri fondatori della Superlega, il torneo flop nato e morto nel giro di 48 ore ad aprile. Bene: l'Uefa ha risposto picche. Nessun annuncio sul suo sito internet relativo all'abolizione di tutte le sanzioni finanziarie e sportive contro i club aderenti, nessuna indicazione a Premier League e Figc di abbandonare le azioni intraprese - solo dagli inglesi, per la verità - contro le squadre coinvolte.
Una fonte qualificata dell'Uefa, infatti, ha confermato al Times che non c'è alcuna intenzione di sospendere le azioni in atto e che le eventuali punizioni saranno sottoposte al vaglio della Corte di Giustizia dell'Unione europea, che non potrà far altro che confermarle.
"L’idea della Superlega è morta. I fan l’hanno uccisa e non ci sarà una resurrezione".
Questo il virgolettato attribuito alla fonte in questione. E nessun rischio di ritorsioni per la mancata osservanza dell'ordinanza del tribunale madrileno, visto che la Svizzera non è un paese aderente all'Unione europea. La Corte di Giustizia UE, il mese scorso, ha respinto una richiesta presentata dai tre club ancora incollati al progetto - Juventus, Real e Barcellona - di una decisione accelerata sulla questione, mossa che ha rafforzato la posizione dell'Uefa.