SuperLega, Gasperini durissimo, ne ha per tutti

Al termine della partita dominata contro il Bologna che, in attesa della gara di domani del Milan, è valsa il meritato secondo posto solitario, il tecnico dell'Atalanta Gian Piero Gasperini torna sul discorso SuperLega e non si trattiene.

Oggi avremmo potuto non essere qui a giocare. Lunedì pensavo che fosse finito tutto. Ne ero convinto. Per salvare 12 squadre si sarebbe ucciso il calcio. Ripeto, pensavo che fosse finito tutto. Che il campionato fosse finito. Per che cosa avremmo giocato oggi, con la qualificazione Champions che non ci sarebbe stata? Il nostro sogno, di giocare come negli ultimi due anni contro le grandi squadre europee sarebbe finito. Al massimo ci avresti giocato su invito, ma a quel punto, di certo non ci sarei andato. No, grazie!

Ma pensate se invece che quelle squadre ci fosse stata l'Atalanta, come sarebbe andata? Qui si sarebbe chiuso tutto, sarebbe finito tutto e amen. Ma sono state altre squadre, che hanno tanti tifosi, però non ha senso... E dico altro, pensate che cosa sarebbe accaduto oggi a Firenze se allo stadio ci fosse stato il pubblico contro la Juve. In questo mondo, non puoi permetterti di correre rischi, con il pubblico avresti messo alla berlina i giocatori, che non c'entra nulla, però si alza il rischio e non è né bello, né giusto.

Per fortuna che i club inglesi si sono tirati indietro e che la gente ha la testa per capire che cosa stava per capitare, altrimenti oggi non saremmo qui a parlare del campionato, della qualificazione alla Champions League.