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Spalletti racconta l'incidente e spiega che Napoli ha in mente per il Liverpool

06/09/2022 14:22

Spalletti racconta l'incidente e spiega che Napoli ha in mente per il Liverpool |  Sport e Vai

Un tutore sulla spalla, il cappellino della Champions in testa e l'espressione stanca: così Luciano Spalletti si presenta a Castel Volturno per la conferenza stampa di presentazione di Napoli-Liverpool. Vigilia resa movimentata da un incidente e dal successivo intervento chirurgico per correggere la frattura alla clavicola. Il tecnico racconta tutto:

"Ho avuto un incidente domenica mattina, mentre venivo a Castel Volturno per Sirigu e Demme. Ho riportato la frattura della clavicola, ho avvisato i nostri dottori all'ora di pranzo, avevo dolore e siamo andati alla clinica Pineta Grande a fare accertamenti. Mi hanno fatto le radiografie e abbiamo riscontrato la frattura della clavicola. Tramite il dottor Canonico e il dottor De Luca ci siamo messi in contratto col dottor Castagna, il nostro riferimento per i problemi alla spalla, che però era fuori per un convegno molto importante. Mi ha messo a disposizione il primario di Traumatologia all'Humanitas di Milano, sono stati gentilissimi. Ho fatto accertamenti, sono arrivato alle 4 di mattina a Milano, mi hanno permesso di entrare in stanza, poi alle 11.30 mi hanno trovato uno spazio per operarmi. Sono uscito alle 15, alle 19 sono stato dimesso, grazie a un amico alle 3.30 ero a Castel Volturno. Ho saltato solo un allenamento. Un grazie particolare poi alla talpa del Training Center che ha diffuso la notizia. Ce ne sono esemplari che vivono per queste cose qui. Dovrò fare un mese con questo tutore, mi hanno messo una placca e sette viti". 

Quindi sulla partita e i dubbi Lozano-Osimhen: 

"Mi emoziona tantissimo essere al luna park del gioco del calcio, le musiche dagli spogliatoi oltre a quella in campo. Qualcuno ce l'ha già sul cellulare, è un'atmosfera bellissima, un premio al grande campionato fatto l'anno scorso. In Champions una palla morta in un attimo diventa viva e decide la partita, è questa la differenza sostanziale rispetto al campionato. Osimhen e Lozano? Il Chucky è a disposizione, ha fatto tutto l'allenamento. Osimhen ieri aveva questo fastidio, non ha fatto allenamento, oggi differenziato. Domani sarà col gruppo e se la risposta sarà positiva come oggi nel passaggio intermedio allora proverà a calciare, a fare qualcosa di più forte e se la risposta sarà positiva potrà giocare. Il Liverpool? Quando svolgi tutto alla perfezione, questi tirano fuori la giocata dal cilindro e ti mettono in difficoltà. Bisogna essere accesi sempre al massimo, anche quando il pallone è fuori dal campo, anticipare ogni azione. Non sapevamo la reazione della squadra dopo il passaggio a vuoto col Lecce, loro però ce l'hanno fatta vedere e quindi questi giocatori faranno di nuovo innamorare il Maradona perché si allenano bene e hanno una passione sfrenata per il gioco e per i colori, sono convinto che faranno una grande gara".

Nessuna firma per il pareggio:

"Sarebbe limitare ciò che abbiamo visto, anche la Lazio sappiamo che calcio gioca e che giocatori ha, siamo andati lì per vincere su un campo non facile. Si torna in Champions e troviamo squadre più rappresentative, ma non bisogna andare in campo con l'idea di prendere i complimenti, ma con l'idea di vincere. Sul 2-1 a Roma abbiamo inserito due giocatori offensivi per andare a fare il terzo. Kvaratskhelia spesso sostituito dopo 60'? Nel calcio può avvenire, con le cinque sostituzioni a volte si lasciano fuori quelli più bravi per usarli nel momento in cui possono deciderla. Lui a me sembra in condizione perfetta, il Napoli ha anche altri giocatori forti e si valuta tutto. Siamo contenti del ragazzo, soprattutto come uomo e persona, oltre che come calciatore. Contro il Liverpool il passettino devi farlo lo stesso, anche io a volte mi diverto a guardare le statistiche e vi aggiungo che loro giocano un calcio totale, all'interno si vede tutto, e giocano costantemente con pallate e cambi di gioco dai centrali, continue sventagliate. Durante Lazio-Napoli sono state battute 30 rimesse laterali, loro nell'ultima 60, il doppio perché giocano lungo, aperto, stanno sulle linee laterali e fanno duelli laggiù uno contro uno con Salah, Diaz e via dicendo. Questo dato racconta molto il loro modo di interpretare calcio. Loro non ti fanno respirare con queste sventagliate, ti tengono sott'acqua. Se li pressi alti te la mettono subito dietro la difesa, se li aspetti te li ritrovi sul fondo".

La spinta possono darla i tifosi:

"L'urlo 'The Champions' domani lo sentiranno anche ad Anfield. Il pubblico del Maradona farà vedere l'attaccamento ai propri colori, e quelli come noi che vivono la città ogni giorno per le strade sono obbligati a recepire questi messaggi d'amore. Serviranno polmoni grandi quando loro non ti faranno respirare e testa per restare lucidi. L'entusiasmo di questi ragazzi deve prevalere sulle preoccupazioni di giocare questo torneo. Contro una super squadra come il Liverpool dovremo essere bravi anche quando non saremo belli, dovremo accettare quando loro saranno più bravi di noi, ma mantenendo inalterate le nostre qualità. Dovremo essere bravissimi, senza prestazione è quasi impossibile fare risultato. Andremo in campo per giocare una bella partita, quello è il nostro marchio. Rendere pulite le palle riconquistate è una caratteristica fondamentale, la riaggressione del Liverpool è una di quelle più evidenti in Champions, come perdono la palla ti saltano addosso per il collo senza farti prendere le distanze. Non mi accontento, non si va in campo per i complimenti, ma per essere all'altezza della situazione. Mi farà piacere Allison e Salah, ho avuto la fortuna di allenarli e non vedo l'ora di aggiungere le loro maglie alla mia collezione". 


Tags: napoli liverpool luciano spalletti

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