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Spalletti pazzo del Napoli, retroscena sul salvadanaio comune

25/09/2021 13:45

Spalletti pazzo del Napoli, retroscena sul salvadanaio comune |  Sport e Vai

Lassù ci sta bene ma guai ad abituarsi. Spalletti si coccola il suo Napoli capolista ma ricorda come la maratona campionato sia appena alla quinta tappa, oscillando tra l'entusiasmo della città da tenere a bada ed un ruolo di pompiere che gli piace solo a metà. Quello che gli piace è questa squadra che gli sta crescendo tra le mani

Ad essere il Napoli si sta bene, ve lo assicuro anche da parte dei calciatori, ci sentiamo avvolti anche dall'affetto dei nostri tifosi, poi abbiamo la consapevolezza, avendo a che fare atleti maturi, che ci sono momenti in cui si possono fare più punti e altri meno. Non vogliamo nasconderci da niente ma sono sette squadre nel condominio delle squadre candidate al primo posto, non vogliamo anche le quote degli altri. Sono le stesse per tutti, ci sono momenti in cui si fa meglio e in cui si fa peggio

Spesso si associa il Napoli al suo allenatore ma quanto questo è già il Napoli di Spalletti?

Gli accostamenti alle grandi panchine precedenti mi fa piacere, è un onore essere citati assieme ai tanti che mi hanno preceduto, come Sarri e Gattuso ma anche Ancelotti e Benitez che ci hanno messo mani. I meriti sono già nel livello di qualità di questi calciatori che giocano nel Napoli. Un ciclo Spalletti a Napoli? Presto per fare un discorso ad ampio raggio, è come ci comportiamo giorno dopo giorno che fa la differenza

Domani c'è un vecchio amico come Mazzarri

Lo conosco bene, abitiamo a 1 km di distanza, c'è solo un ponte che ci divide, abbiamo confidenza. Lui sa organizzare le squadre, lo conoscete sotto questo aspetto, con la Lazio hanno dimostrato già di sapere quello che Mazzarri vuole dalla squadra, ci vorrà il massimo della nostra qualità e potenzialità in un contesto di squadra. Una novità importante è anche quella dei 5 cambi, devono capirla anche i calciatori che spesso pensano: sei mio amico se mi dai la maglia. Ci sono i titolari del primo tempo e quelli del secondo tempo, sempre titolari sono. Di turnover per ora non ne faccio, devono trovare prima la condizione

Spalletti inventa un altro complimento per i suoi giocatori

Chi ha talento si accontenta di quello spesso, i nostri oltre ad avere talento hanno la qualità di non accontentarsi e volerci mettere sopra lavoro, fatica e sudore per essere resistenti alla dimostrazione del talento, autoalimentano gli stimoli e si cancellano quei nemici come la supponenza. E' bellissimo vedere come si abbracciano, hanno il salvadanaio dei meriti, tutti ci buttano dentro qualcosa e poi vogliono dividerselo tutti insieme. Abbiamo un capitano che dimostra come si fa il capitano, stando dentro la squadra. Se c'è bisogno parla e ti mette a posto anche l'idea sbagliata che hai. Abbiamo anche una società che è riuscita a far tornare Ospina in tempo utile per la Juve

Arriva anche un'altra arma per Spalletti, ovvero Mertens

Ha spinto per esserci, abbiamo parlato col professore che l'ha operato, rientra prima del previsto perché lui vuole stare con noi e noi ne siamo felici

Dopo un passaggio sul portiere ("Il portiere non deve solo saper parare, deve anche saper giocare con i piedi e lo dicono gli allenatori bravi in giro per l'Europa che lo dicono. Col pressing alto devi saper far partire l'azione da dietro e questo crea spazi tra difesa a centrocampo") il tecnico del Napoli parla del dualismo Rrahmani-Manolas e di Anguissa: "La reazione di Manolas l'avete vista anche voi, è entrato benissimo a Genova. La crescita di Rrahmani fa parte di quel discorso dell'autocoinvolgimento di tutti, da qui passa la possibilità di avere lo stesso comportamento nel tempo. Quando Giuntoli e Micheli mi hanno parlato di Anguissa non lo conoscevo. Ci siamo informati su che giocatore fosse anche dal punto di vista umano e tutti ci hanno detto la stessa cosa. Queste qualità sono anche aumentate.


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