Spalletti non accetta la delusione di Napoli: E' scorretto

Ha tormentato il pennarello che aveva in bocca, mordicchiandolo per tutto il primo tempo e rasserenandosi solo dopo il gol su rigore di Insigne per il momentaneo 2-0. Luciano Spalletti ci teneva a chiudere alla grande al Maradona: c'era un terzo posto da blindare, Insigne da omaggiare nel migliore dei modi e soprattutto confermare che questo Napoli va applaudito e non solo criticato. Il 3-0 che manda all'inferno al Grifone è un concentrato delle cose migliori degli azzurri: il settimo gol di testa di Osimhen, le sgroppate di Di Lorenzo, la fisicità imponente di Koulibaly ed Anguissa, la classe di Lobotka, che è entrato in tempo per segnare il suo primo gol in A. A fine gara Spalletti dice a Dazn: "C'era un'aria bella, un sentimento bello per rendere onore alla festa di Insigne, anche da parte dei compagni di squadra anche se all'inizio siamo stati un po' frenati perché loro sono stati bravissimi, non siamo riusciti a superare la metà campo, dopo qualche situazione l'abbiamo creata".

"L'abbraccio a Insigne? E' sempre stato tra i primi a venire ad allenarsi, ha sempre dato un contributo alla squadra, sono quei calciatori che ti fanno anche arrabbiare ma che quando non ce li hai rimpiangi di non averli a disposizione, quelli come lui o Del Piero o Baggio o Totti dal niente ti inventano delle situazioni e ti fanno vincere le partite. Ho cominciato a rimpiangerlo il giorno stesso che mi hanno detto che Insigne andava via, bisogna accettarlo e ora dovremo trovare calciatori al suo posto"

Nonostante un terzo posto brillante a Napoli non sono contenti: "Ci sono squadre che non sono in lotta per la Champions ma sono fortissime e potevano essere al posto  nostro, eppure sono distanti. Erano 8  che potevano inserirsi, non dobbiamo cancellare quello che ha fatto questa squadra, è scorretto, c'è rimpianto ma la squadra ha fatto un grandissimo campionato. Dopo il ko di Empoli abbiamo vinto tre gare bellissime, facendo 10 gol e nessuno lo nota, non è giusto.  Osimhen? Ha grande tecnica ma soprattutto è bravissimo a fare gol. Se rimane Mertens? Penso di sì, il presidente ci ha parlato ma son cose tra calciatore e società, ci sono di mezzo un po' di soldini. Conta molto per essere stimolati e contenti di rimettersi a disposizione".