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Spalletti: Niente alibi, a Genova per vincere e i depressi stiano lontani

16/02/2018 15:25

Spalletti: Niente alibi, a Genova per vincere e i depressi stiano lontani |  Sport e Vai

Le scelte le fa lui. Luciano Spalletti quasi è infastidito dal dover spiegare il perchè delle mancate convocazioni di Icardi e Perisic (“Non so quale sia la formula che vi piace di più, si fanno delle valutazioni, sono giocatori che vorremmo avere sempre in gruppo, abbiamo fatto delle prove ma non ci sono state delle risposte chiare. Abbiamo una rosa con altri calciatori che ci hanno dato le risposte che ci aspettiamo”) così come su quando Rafinha avrà i 90 minuti: “Quando si allenerà con continuità tutta la settimana, così aumenterà il suo minutaggio. Ha saltato due allenamenti, quando è entrato ci ha dato una mano, se lo faccio giocare dall’inizio ci saranno momenti in cui la squadra dovrà sopperire alla mancanza del suo apporto, non dico altro”. Domani c'è il Genoa e per dare continuità al successo col Bologna e spazzar via polemiche e dubbi c'è bisogno di vincere”. Dopo aver dipeso Borja Valero (“Se si vedono gli assalti che porta quando gioca trequartista, se si vedono i metri che fa e come li fa, ci si accorge che c’è differenza. Non è assolutamente in difficoltà a volte fa girare meglio la squadre altre volte meno, come tanti altri, per me non c’è nessun punto di partenza dove parte avvantaggiato o svantaggiato”) il tecnico nerazzurro indica i pericoli della gara di domani: “Ora come ora è un Genoa stratosferico, da quando è arrivato Ballardini è la terza forza del campionato e ha vinto le ultime due in trasferta. Troveremo entusiasmo dagli spalti, capace di trasferire ai giocatori che assorbono tutta la partecipazione dei tifosi ma siamo in grado di andare lì e vincere la partita, senza nessun tipo di alibi, possiamo giocarcela alla pari con tutti. Teneteci lontano i depressi. Noi dell'Inter siamo cittadini del cielo che abitano sulla terra. Non c'è depressione per noi. La strada che abbiamo fatto è quella per essere oggi terzi, poi è chiaro che certe cose le dobbiamo fare ancora meglio”. Una sfuriata arriva quando si parla di mercato e delle voci passate che volevano l'addio di Eder: “Mi crea problemi. Soprattutto se si parla di rivoluzione, perché i giornali li leggono tutti e stamani erano già in giro che commentavano quel che viene fuori dall'ordine del giorno. Io sto pensando di suggerire al presidente di creare una terza squadra, la nostra, la femminile e quella virtuale con i giocatori che virtualmente sono in arrivo. In quel caso la terza squadra la allenerebbero i dirigenti. Io non la alleno e a me interessa quelli che ci sono. Si è parlato di Sturridge e di Eder via. Sturridge si è infortunato e se non restava Eder a toglierci le castagne dal fuoco non so cosa si mangiava. E da qui in avanti prenderemo provvedimenti, perché se fate nomi qualcuno ve li darà, per cui parlerà con il presidente. Noi siamo terzi ma manca ancora metà campionato e si parla già di rivoluzione, di nomi che devono arrivare. E il pubblico non deve andare ad applaudire questa squadra, perché qualcuno ha incontrato Eder e gli ha detto che doveva andare via perché doveva arrivare Sturridge. I tifosi devono fare il tifo per i nostri giocatori, non per la squadra virtuale. Non devono tifare neanche per me, che non ho bisogno del tifo di nessuno ma i giocatori sì che ne hanno bisogno".


 

 


Tags: inter spalletti luciano borja valero

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