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Spalletti: Napoli la mia sfida più arrapante, non ci manca niente

21/08/2021 14:04

Spalletti: Napoli la mia sfida più arrapante, non ci manca niente |  Sport e Vai

Lo scetticismo fa finta di non sentirlo o è talmente entusiasta di ricominciare da non avvertirlo. Una campagna acquisti inesistente (è arrivato solo Juan Jesus) ha raffreddato l'entusiasmo della città per il Napoli ma Luciano Spalletti non ci fa caso. Per lui sedersi domani sulla panchina del Maradona - che comunque vedrà sugli spalti oltre 20mila spettatori (20mila biglietti già venduti ad oggi)- è una gioia che aspettava da tempo. Erano otto mesi che un allenatore azzurro non si presentava in sala stampa a Castelvolturno alla vigilia di una gara, a seguito del silenzio imposto a metà stagione da De Laurentiis ma anche per l'abitudine di Gattuso - con la complicità del club -  di non parlare il sabato. E' proprio cambiato qualcosa, in questo Napoli. E Spalletti vorrebbe vedere i cambiamenti anche in campo, a partire da domani sera col Venezia, 40 giorni dopo aver preso in mano questa squadra per la prima volta nel ritiro di Dimaro

Non mi convinceranno mai a non pretendere cose importanti da questa squadra, poi strada facendo vedremo la nostra ambizione ma si va a confrontarci per ottenere il massimo contro chiunque, la realtà verrà fuori dal numero di volte che riusciremo a superare gli avversari. Al Napoli mi sembra non manchi niente, sappiamo dove vogliamo andare, mi aspetto di vedere la  convinzione di sapere di essere forti

Eppure lui stesso aveva parlato di rosa da completare

Mi sono portato dietro la rosa, ce l'ho davanti per non dimenticare nessuno e non mi manca niente. Per il futuro se si potrà completare lo faremo ma i giocatori devono sapere che non ci manca niente e vi assicuro che "essere noi" è bellissimo, si parte forte per arrivare forte. Lamentarsi è una teoria per gli sfigati che nel nostro gruppo non si può portare avanti

Il rischio di perdere qualche gioiello c'è ancora, Spalletti - che parla con toni lenti e cadenzati -  è sintetico ma chiarissimo

Quando sono arrivato e ho detto che ero felice di allenare il Napoli era per i calciatori che erano in organico, non solo per la bellezza della città e quei nomi che c'erano dentro la rosa preferirei tenerli,  su di loro mi baso

L'unico nuovo per ora è Juan Jesus

E' stata una grandissima occasione che Giuntoli ha portato a casa, ci darà una mano sia come centrale che come terzino sinistro, è integrissimo. Non c'è solo Mario Rui a sinistra, ce n'è 4 o 5 che possono farlo rifiatare anche se magari non sono al suo livello

Secondi molti il colpo di mercato del Napoli è proprio Spalletti

E' una sfida bella. E' la sfida più arrapante, è quella con cui avrò le più belle soddisfazioni della mia vita. Essere con me significa essere con il Napoli, io voglio tutte le responsabilità che ci sono poi a seconda di come metteremo in ordine i nostri passi vedremo i risultati. Cosa rispondo a quelli che cantano "vogliamo vincere"? Che hanno ragione, anche noi vogliamo vincere e ora possiamo guardare direttamente negli occhi dei tifosi la loro passione e ci verrà più facile chiederci se stiamo facendo il massimo per onorarla. Non è una piazza come le altre e dobbiamo avere la forza di sopportare i tanti occhi, le migliaia di occhi che guardano le prestazioni del Napoli e ci danno pressione. Dobbiamo essere al livello del numero di occhi che ci guardano. Se uno non si sente all'altezza l'unica soluzione è non giocare nel Napoli. Noi le responsabilità ce le vogliamo prendere tutte. Tutte, tutti. E si va a giocare.

Di pregi il tecnico azzurro ne trova tanti

Mi è piaciuto l'adattamento quando ho chiesto cose differenti, quando abbiamo cambiato modulo, la costruzione a 3, la duttilità a voler riconoscere i comportamenti che vogliamo mettere in pratica e soprattutto la qualità delle persone che sono qui, persone di livello nel comportamento, nel vivere un allenamento. Per non dire del comportamento regale di uno come Koulibaly che è il più umile di tutti, il più composto e corretto lui che potrebbe permettersi di tutto

Belle parole arrivano anche per Osimhen, definito anche "immarcabile" da Walter Sabatini

E' un giocatore forte, stimo molto il dirigente che ha detto queste cose, ha detto anche che sono un po' pazzo ma lo ritengo molto competente.  Ha qualità nello spazio e velocità Osimhen, ma deve ancora conoscere il nostro calcio. E quel che riguarda ciò che lui riconosce più facile. Va addosso a tutti, vuole partecipare ad ogni azione: una roba straordinaria, io ho avuto tanti calciatori che se gliela dai lunga o di traverso, si lamenta. Lui gli interessa qualsiasi pallone e ci va con forza

Capitolo Insigne, Spalletti ripete di non essere preoccupato per la vicenda rinnovo

Mi sembrerebbe strano che un ragazzo che arriva sempre sorridente al campo, voglioso di dare il suo contributo, possa accusare incertezze per il mercato. Quella turbativa lì Lorenzo la schiaccia, la scalcia e la mette come e dove gli pare

Dopo aver descritto la sua esperienza napoletana finora ("mi vengono in mente sempre i mille culure di Pino Daniele") Spalletti chiude se per Napoli-Juve, terza di campionato, ha la certezza di poter contare sia su Insigne che su Manolas

Ho già risposto, sia Manolas che Insigne sono nel gruppo che ho indicato con cui vorrei giocare, alzano il livello di chi gioca vicino, anche io rispondo meglio in conferenza se ci sono loro due vicino. Per me questa certezza c'è, bisogna essere un po' ottimisti

 

 

 


Tags: napoli venezia spalletti

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