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Spalletti: La Juve è come l'avversario di poker che ha più fiches

12/07/2016 16:33

Spalletti: La Juve è come l'avversario di poker che ha più fiches |  Sport e Vai

“Se si fa una partita a poker dove al tavolo c’è un giocatore che ha vinto gli ultimi tornei e in questo gioco ha vinto le ultime mani possedendo molte fiches avendo la possibilità di gestire la strategia di gioco, bluffando o raddoppiando le puntate, come si fa? Abbiamo un avversario con molte fiches, molto forte”. Con questa metafora Luciano Spalletti paragona la situazione della sua Roma e di tutte le altre rivali alla Juve. Quella Juve che ha soffiato al tecnico toscano Pjanic. Nella sua prima conferenza dal ritiro di Pinzolo Spalletti prova a replicare alle prime affermazioni del bosniaco che si è subito esibito in elogi sperticati per il club bianconero: “Mire mi ha chiamato la sera prima di leggerlo sui giornali. Ci siamo detti delle cose che riguardano noi. Mi ha fatto molto piacere questo fatto.Se dice che lì alla Juve sono più bravi non lo so, io ho lavorato solo in un grande club, la Roma. Se Pjanic dice che lavorano bene vuol dire che è così, sa accorgersi delle qualità altrui. Lui è un giocatore importante, la Juve è stata brava, forte a prenderlo. Noi dobbiamo trovare la soluzione, qualcuna ce l’abbiamo in casa, altre arriveranno. Il nostro obiettivo è di confrontarci ad armi pari con tutte le squadre della Serie A. Dobbiamo tentare di dare battaglia a tutte di volta in volta, non è solo quello che fa piacere a voi”.

VOLTI NUOVI - Il mercato della Roma ha portato volti nuovi ma si capisce che Spalletti non è ancora soddisfatto: “Alisson, Iturbe, Paredes, Mario Rui, Gerson, Seck e Ricci, sono qui a darci una mano. Per il momento non vedo fuoriclasse ma possono venirci comodi a integrare quella che è la qualità dei professionisti della prima squadra. Alisson ha grande personalità, mi piace. Iturbe sono curioso, mi ha detto ‘voglio sapere il tuo pensiero nei miei confronti’. Io gli ho risposto ‘sono curioso di vedere le tue qualità’. Sono predisposto bene nei suoi confronti, le cose più importanti le ha. Paredes lo conosco bene, sono di Empoli. Ha qualità facilmente rimarcabili, gli manca un po’ di velocità nella gestione della palla, nella qualità della scelta. Mario Rui ha un grande carattere, grande spirito di sacrifico. Non ha problemi con le caratteristiche dell’avversario, ma è chiaro che ha quella fisicità lì, non il massimo. Gerson ha qualità, bisogna fargli trovare un ambiente che gli permetta di esprimere le sue doti”. Vicinissimo alla firma è anche Juan Jesus che dovrebbe passare dall'Inter alla Roma per 10 milioni: “E' un giocatore di prima qualità e noi stiamo cercando di fare mercato cercando giocatori di prima qualità. Stiamo lavorando forte per portare il meglio, compatibilmente con quanto il club può permettersi. In questo calcio qui è diverso. Il rischio di fare le cose subito può farti perdere occasioni che arrivano una settimana dopo. Ormai è un mercato aperto. Se fai forzature e poi passa la situazione migliore è un guaio. Noi si cerca questi calciatori, ma un po’ di margine lo teniamo”.

FIDUCIA IN DZEKO - Grande apertura anche nei confronti di Dzeko: “Io ora come ora sto valutando la sua voglia di fare e la sua voglia di restare alla Roma. Lo scorso anno l'ho aiutato tantissimo e ora guardo ciò che sta facendo. E' importante che abbia la volontà di restare alla Roma. Se manterrà queste intenzioni sarà il centravanti titolare della Roma”. Infine sul suo futuro: "Il mio contratto scade a fine stagione e non ho opzioni in ballo. In pratica sono un allenatore a scadenza per il contratto, ma il giudizio lo darà la stagione in corso. Vedremo cosa succederà e come lavorerò. Io non voglio mai stare comodo, voglio sentirmi acceso e giocarmi la prossima stagione. Io voglio rimanere alla Roma, ma voglio farlo facendo bene".


Tags: juventus spalletti iturbe pjanic

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