Spalletti: E' l'ora delle scelte, si vara la difesa a tre?

La sosta per lavorare e per riflettere, ma anche per prendere decisioni importanti. Spalletti è chiamato a dare una scossa all'Inter che dopo il primo successo stagionale a Bologna deve acquistare un'impronta definita che al momento manca. Tanti giocatori, tante possibilità tattiche ma ancora non c'è una precisa identità di gioco. E' presto, giusto dare tempo al tecnico ma è probabile che alla ripresa contro il Parma si cominci a vedere un'Inter meno camaleontica e che lavori in una direzione precisa. La prima svolta potrebbe essere il passaggio convinto alla difesa a tre, vecchio pallino del tecnico che ha gli uomini giusti per realizzare il passo. L'affidabilità della coppia De Vrij (che è abituato dai tempi della Lazio a questo sistema di gioco) e Skriniar è fuori discussione. I due sono stati la migiior coppia della Serie A per numero di palloni giocati (349), passaggi riusciti (288) e palloni recuperati (27) e con Miranda si potrebbe creare un terzetto capace di unire tecnica, qualità e solidità difensiva: tutti e tre, specie il brasiliano, sono in grado di far ripartire la manovra da dietro e possono supplire all'assenza di un vero play. Con la difesa a 3 gli esterni del centrocampo a 5 potrebbero essere Vrsaljko a destra ed Asamoah a sinistra, entrambi efficaci nel doppio lavoro ma anche – in certi casi – giocatori più offensivi (Perisic e Politano o Keita). Davanti Icardi potrebbe essere affiancato dal croato o da Keita con Nainggolan vertice del rombo di centrocampo. Spalletti sta aspettando che tutti entrino nella miglior forma possibile per dare un'identità più marcata alla sua Inter, fermo restando che con la Champions e i tanti impegni ravvicinati ci sarà spazio per tutti e anche per diversi moduli.