Se Brasile-Croazia è la prima portata in assoluto dei
Mondiali di
Brasile 2014, bisogna dire che
Spagna-Olanda rappresenta di sicuro il piatto forte del primo turno: basti pensare che mai, nella storia della competizione, una finale si era ripetuta al primo turno nell’edizione successiva. L’attesa per la sfida in programma domani alle ore 21 italiane tra i campioni del mondo in carica e gli
Oranje è altissima, anche perché le due squadre sembrano piuttosto lontane da quelle che si sfidarono nella finale di Sudafrica 2010. Grazie alla lungimiranza del nocchiero
Del Bosque, infatti, la
Spagna ha affiancato al consueto tiqui-taca anche altre varianti di gioco, rinunciando al cosiddetto “falso nueve” per puntare su un nueve vero, altroche:
Diego Costa. Dalle condizioni fisiche dell’asso dell’Atletico Madrid, in procinto di passare al Chelsea, dipende di fatto l’undici che il c.t. spagnolo manderà in campo domani contro l’Olanda. Del Bosque spera di poter recuperare l’attaccante, ma, in caso di forfait di Diego Costa, non pare voler rinunciare ad una punta vera come riferimento del suo 4-2-3-1: negli ultimi test, infatti, il tecnico ha alternato il colchonero e Fernando
Torres nel ruolo di punta. La sensazione, dunque, è che uno dei due sarà della partita. Quanto al resto, la formazione è per lo più fatta. Davanti a Iker
Casillas dovrebbero trovare spazio, come centrali
Sergio Ramos e
Piquè, mentre sulle fasce agiranno
Juanfran e
Jordi Alba. Inamovibile, al momento, il “doble pivote” della mediana, al 50% tra Real e Barça, composto da
Xabi Alonso e
Busquets. La linea dei trequartisti sarà composta invece da David Silva e Iniesta (l’uomo che castigò l’Olanda in Sudafrica) ai lati di
Xavi, anche se lo stesso Del Bosque ha parlato della possibilità, nel corso del Mondiale, di schierare
Koke al posto di quest’ultimo: che parta con il colchonero anche contro l’Olanda?
QUI OLANDA. Quanto a novità, nell’
Olanda la principale è il modulo: un 5-3-2 inedito per la storia degli Oranje e, soprattutto, di Louis
Van Gaal. Ma non fatevi ingannare dai numeri, quello olandese è un modulo tutt’altro che difensivo. In fase d’attacco, infatti, gli esterni di difesa
Janmaat e
Blind (che piacciono tanto ai club italiani) si trasformano in centrocampisti d’assalto, mentre
Sneijder avanza per affiancare le altre due punte, Robben e
Van Persie, non al top ma comunque indispensabile per l’Olanda. Ecco, dunque, che il 5-3-2 si trasforma nel 3-4-3 che Van Gaal forgiò già ai tempi del suo primo Ajax (i milanisti se lo ricordano, vero?). Il terzetto di centrali difensivi, davanti al portiere
Cillessen, dovrebbe essere composto dal capitano del Feyenoord De Vrij, affiancato da Vlaar a destra e
Martins Indi a sinistra (ma potrebbe esserci la sorpresa del ventenne
Kongolo). In mezzo, fondamentale il lavoro del milanista
De Jong, che dovrà fare legna per Sneijder e l’altro centrocampista:
Clasie, definito “Xavi d’Olanda”, potrebbe avere un confronto diretto con il suo idolo, ma non è escluso che Van Gaal preferisca il dinamismo di
De Guzman.
LE FORMAZIONI. Queste le probabili formazioni di Spagna-Olanda, in programma domani sera (ore 21 italiane) a Salvador de Bahia:
SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Juanfran, Sergio Ramos, Piquè, Jordi Alba; Xabi Alonso, Busquets; David Silva, Xavi, Iniesta; Diego Costa. All. Del Bosque.
OLANDA (5-3-2): Cillessen; Janmaat, Vlaar, De Vrij, Martins Indi, Blind; Sneijder, De Jong, Clasie; Robben, Van Persie. All. Van Gaal.