Sheva nuovo re del Genoa: Ho preso da tutti i tecnici del Milan

Ha ricordato tutti gli allenatori che ha avuto al Milan ("Per me lavorare con allenatori come Ancelotti, Zaccheroni e Cesare Maldini è stata una grande esperienza") e si è presentato con entusiasmo e umiltà. Andriy Shevchenko torna in Italia sulla panchina del Genoa e spiega i motivi. Abito scuro, cravatta sociale, tono serioso:

Mi ha convinto tanto il progetto. Io credo che il Genoa in futuro può fare grande cose in Italia. Venire ad allenare in Italia vuol dire entrare nel mondo del calcio italiano per poter sfidare i grandi tecnici che lavorano adesso in Italia. E' una sfida stimolante per me. Sicuramente abbiamo bisogno dei tifosi. Io ho giocato una volta a Genova ed è stata una partita difficilissima. Ricordo benissimo che giocavo contro 12 giocatori perchè il dodicesimo uomo del Genoa erano i tifosi. Io spero di avere loro perchè abbiamo bisogno tanto di un supporto. I contatti li ho avuti con la nuova proprietà. E' stata una lunga chiacchierata. La squadra ha bisogno di essere rinforzata e come obiettivi di giocare l'anno prossimo in A penso che noi dovremo lavorare bene sul mercato

Berlusconi non l'ha ancora sentito

Ho sentito Galliani. Non ho ancora sentito il Presidente. Lo sentirò in questi giorni. Il mio Pallone d'Oro è il passato. Vorrei fare qualcosa da allenatore. Chi merita il Pallone d'oro quest'anno? Per me Jorginho e Messi. Cercherò e farò di tutto per far sì che questo rapporto sia lungo. Come allenatore non posso paragonarmi a Mourinho o altri grandi.  Ho grande rispetto per Josè Mourinho. Il suo arrivo ha dato tantissimo per il calcio italiano. So che dobbiamo giocare una partita con la Roma, ho grandissimo rispetto per lui. Io credo a una cosa: non mollare mai. Penso che l'Ucraina sia stata una squadra equilibrata che sapeva soffrire e giocava anche un buon calcio. Qui al Genoa devo intervenire soprattutto sotto l'aspetto mentale per cui starò inizialmente quasi sempre al centro sportivo, perché c'è da lavorare