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Sheva: Da milanista non sono felice

03/05/2021 13:22

Sheva: Da milanista non sono felice |  Sport e Vai

"Da milanista non sono felice, ma son stati bravi, l'Inter ha fatto buon campionato soprattutto con fame di vincere e la passione di Conte che conosco e stimo. Conte ha cercato di elevare la squadra ad un gradino più alto e ci è riuscito". Andy Shevchenko parla così del successo dell'Inter. L'ex bomber ucraino è in giro tra tv e radio per la promozione del suo libro e dopo essere stato ospite da Fazio a Che tempo che fa è intervenuto a Radio sportiva, durante "Tutti Convocati": "Il Milan quest’anno ha l’obiettivo di arrivare in Champions, ha fatto una buona partita sabato. Ora arriva il finale di stagione con partite difficili ma bisogna essere positivi e crederci".

Sheva si è soffermato molto sul suo passato alla Dinamo Kiev: "Il Colonnello Lobanovskij è il primo allenatore che è riuscito a mettere insieme calcio e scienza, gli studi che ha fatto sul lavoro fisico, basati sul lavoro cardiaco. Qualcosa di nuovo che nessuno aveva mai visto, un visionario, un Arrigo Sacchi: ha costruito 3 generazioni, la nostra è quella meno sperimentata, perché aveva sperimentato già prima, per noi è stato più facile seguirlo. E' stato importante per me, a 19 anni non ero sicuro di cosa volessi, mi ha messo sulla strada giusta. Con Lobanovskij la nostra vita era difficile, lo chiamavano Colonnello perché la disciplina era forte, eravamo sempre in ritiro, al mese forse avevamo due giorni liberi, il resto viaggi e allenamenti. Qualche sfogo però da giovane riesci a trovarlo".

Poi il passaggio in rossonero: "Avevo un metodo diverso appena arrivato al Milan, lavoravo a parte perché avevo bisogno di mantenere un livello per il mio corpo per reggere di più, poi mi sono adattato e ho capito su cosa dovevo lavorare di più. La tattica per me era qualcosa di nuovo. Da Berlusconi e Abramovic ho imparato molto, sono persone diverse. Berlusconi è stato importante, ha creduto in me. Quando l’ho conosciuto è stato gentile, elegante, faceva battute, poi la famosa scommessa che con 25 gol mi avrebbe regalato una vacanza in barca. Berlusconi mi ha aiutato quando papà stava male, era impegnato, ma se avevo bisogno lui c’era. Abramovic è riservato. Entrambi amano il calcio, non sono attaccati ai soldi perché il calcio ha bisogno di investimenti e se vuoi vincere devi investire tanto".

Poi aggiunge: " Ho incontrato poco fa  Galliani, un amico importante. Quando è venuto a vedermi in Champions con la Dynamo si è preso tanto freddo, ho giocato male, eppure ha creduto in me. Ero preoccupato quando era in ospedale col covid, ora l’ho visto bene, importa la sua salute"


Tags: milan inter Shevchenko

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