08/06/2021 16:04
E' rimasto colpito anche lui, come tutti. Romelu Lukaku sul tema è sensibile da sempre e dopo il suicidio dell'ex promessa del Milan Seid Visin è tornato sul tema razzismo in un'intervista alla CNN.
“Credo che, in questo momento, il razzismo nel calcio sia al massimo storico. Il motivo? La colpa è anche dei social media. A essere onesto non vedo davvero progressi. Vedo molte campagne e tutto il resto, ma fino a quando non viene intrapresa una vera azione non cambierà nulla. In Italia, quando è successo a me direttamente, si è fatto qualcosa perché la Serie A ha parlato con la mia squadra”.
“Abbiamo cercato di educare le persone in Italia che non va bene, perché l’Italia è un paese bellissimo e sono stato accettato davvero bene da tutti, tifosi dell’Inter e non – ha continuato il bomber nerazzurro -. Penso che quando è successo, qualcosa è cambiato. È quello che dovrebbero fare tutte le leghe. Dovrebbero parlare con i giocatori e fondamentalmente cercare di fare le cose con i giocatori e con le loro squadre. Quando si è parlato della Superlega, la gente e i fan sono scesi in strada per protestare. Io stesso non volevo che accadesse. Ma perché non metti la stessa energia anche quando si tratta di razzismo?”.