Serie B, Spezia-Padova: le probabili formazioni

Per la sfida con il Padova, lo Spezia di Devis Mangia potrebbe abbandonare il 4-3-3 per scegliere il modulo con il trequartista, che sarà quasi sicuramente Bellomo. Il fantasista ex Torino dovrebbe sostenere le due punte che saranno Ebagua e Giannetti, favorito su Ferrari. Il tecnico ex Palermo dovrebbe schierare in difesa la coppia centrale composta da Datkovic e Magnusson, mentre sulle fasce difensive ci sarà spazio per Baldanzeddu e Migliore. A centrocampo ci sarà spazio per Schiattarella, Sammarco e Seymour con Gentsoglou e Culina pronti a subentrare. Il tecnico del Padova, Serena, schiererà una difesa composta da Osuji e Almici sugli esterni, con la coppia centrale formata da Kelic e Benedetti. In mediana non ci sarà Cuffa infortunato, giocheranno quindi Iori, Moretti e Musacci in ballottaggio con La Camera; in avanti è in forte dubbio Vantaggiato, se non dovesse farcela è pronto a giocare dall’inizio Tommaso Rocchi. Proprio l’attaccante ex Inter ha parlato in conferenza stampa, con le sue parole riportate dal sito ufficiale del club: “L’esultanza era preparata, oltre a quella mia classica dedicata a mia figlia, ho mimato un assolo di tromba o sax con La Camera e gli altri miei compagni perché in una canzone che ci piace c’è questo assolo. È stato il gol del 5-1 ma era il mio primo all’Euganeo e quindi ero davvero contento. Serena ha dato la sua impronta a questa squadra e ho un buon rapporto con lui. Il mio obiettivo era di giocare qui per salvare il Padova e poi continuare a vestire questa maglia, ma a fine stagione ne parleremo perché prima bisogna pensare a salvarsi. A La Spezia sarà una partita difficile perché la loro è una buona squadra, ma la stiamo preparando bene anche perché i punti in trasferta adesso iniziano ad essere ancor più pesanti! Andremo a cercare di far risultato. La panchina? sono scelte dell’allenatore e come tali le accetto, anche perché quel che più conta adesso è fare punti! Arrabbiato? Mi preoccuperei di più se uno che va in panchina non ci restasse male che uno che invece ci rimane male”

Andrea Propato