Serie A, Lazio-Roma 0-0: Reja imbriglia Garcia

ROMA – Giocava in casa la Lazio ma aveva più da perdere la Roma ecco perchè lo 0-0 finale dell’Olimpico suona come un mezzo passo falso solo per la squadra di Garcia. Il derby rischiava di diventare un semaforo rosso per le ambizioni di scudetto di una Roma meno brillante di altre volte e che forse ha sentito troppo la pressione. Reja invece aveva fatto capire che il pari gli sarebbe stato bene e così è stato, anche se la Lazio ci ha comunque provato mentre la Roma deve ringraziare il Verona se la distanza dalla Juventus è rimasta invariata. Vero è però che ora i giallorossi sentono sul collo il fiato del Napoli, che dista solo 4 punti anche se si deve recuperare la gara con il Parma. Spettacolo solo a tratti, nervosismo ma senza esagerazioni, belle coreografie e giornata tranquilla: questa la sintesi di una partita molto diversa da quella dell’andata.  Che il derby sia storia a sé, capace di azzerare le differenze di valori e stravolgere l’identità stessa delle squadre è cosa nota, così l’andamento della gara è l’opposto di quello che la classifica avrebbe potuto suggerire. Tradotto significa che per quasi mezzora è la Lazio ad avere la manovra più fluida e ad attaccare con più convinzione mentre la Roma deve difendersi spesso e volentieri. Gara bloccata solo per un quarto d’ora perché poi prendono coraggio tutt’e due, prima i biancocelesti che però costruiscono bene ma concludono male, poi i giallorossi che nell’ultimo quarto d’ora si svegliano, segnano un gol (annullato) con Gervinho e sfiorano la rete con una botta di Totti. La Lazio, che aveva iniziato la partita con un modulo speculare a quello dei cugini, cambia tutto a inizio ripresa: dentro Mauri, più di sette mesi dopo la squalifica per il caso-scommesse, e fuori Keita con il 4-3-3 che diventa 4-4-1-1. La Roma prende campo e coraggio ma si va a strappi, Gervinho scalda i guanti a Berisha, poi Strootman serve Pjanic, che da buona posizione non trova però lo specchio della porta laziale. Lazio più timida ora ma che quando può si spinge, mentre Garcia inserisce Bastos per Florenzi. Passano i minuti e la Roma prova il forcing ma occasioni limpide da rete non ne arrivano, e perché la Lazio si difende bene e perché manca lucidità nella manovra giallorossa. Garcia le prova tutte, inserisce anche Ljajic e Destro, senza farsi problemi a togliere Totti dal campo, ma il gol non arriva. Finisce con uno 0-0 che lascia intatto il processo di risalita della Lazio e insinua qualche dubbio nella Roma che adesso è attesa alla semifinale di ritorno di coppa Italia al San Paolo con il Napoli.

LAZIO (4-3-3): Berisha; Konko, Biava, Dias, Radu; Gonzalez (Onazi dal 37’ st), Ledesma, Lulic; Candreva, Klose, Keita (Mauri dal 1’ st). A disp: Marchetti, Strakosha, Cavanda, Cana, Ciani, Crecco, Pereirinha, Felipe Anderson, Kakuta, Perea. All. Reja

ROMA (4-3-3): De Sanctis; Maicon, Benatia, Castan, Torosidis; Pjanic (Ljajic dal 36’ st), De Rossi, Strootman; Gervinho, Totti (Destro dal 40’ st), Florenzi (Bastos dal 21’ st). A disp: Lobont, Skorupski, Toloi, Jedvai, Romagnoli, Nainggolan, Mazzitelli, Taddei, Ricci. All. Garcia.

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: Ammoniti Benatia (R), Lulic (L), Candreva (L), Mauri (L), Strootman (R)