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Serie A, il punto: la Juventus che vince, la Roma di Dzeko, il Napoli senza Milik

16/10/2016 10:31

Serie A, il punto: la Juventus che vince, la Roma di Dzeko, il Napoli senza Milik |  Sport e Vai

JUVENTUS, ROMA E NAPOLI

La Juventus va, la Roma sorpassa, il Napoli resta fermo ancora. Il sabato degli anticipi di Serie A ha confermato quasi i verdetti dell'ultima prima della sosta. Ma di fatto, complice la vittoria nello scontro diretto del San Paolo, invertito le posizioni di Napoli e Roma, ora seconda alle spalle di una Juve che gioca male, a detta di tutti, ma vince, a differenza degli altri.

LA JUVENTUS, DYBALA E IL TURNOVER - Senza Pjanic, Higuain, Khedira e Marchisio. Basterebbe questo a dire lo spessore della rosa bianconera che ieri è andata in campo contro l'Udinese dell'ex Delneri. Una vittoria sofferta ed in rimonta. Che dice tanto e poco. Perchè poco è stato il gioco della squadra di Allegri ancora alla ricerca di una chimica universale del suo centrocampo. Ma tanto sulle qualità oramai consolidate dei bianconeri di saper soffrire e reagire. Ci ripetiamo, cosa non comune alle altre squadre, almeno non sempre, con questa continuità impressionante. Nonostante le incertezze di Buffon, le "paure" di Hernanes, gli svarioni di Lemina la Juve c'è sempre. Dybala si è sbloccato, Mandzukic no. Per il croato, reduce da 4 gol con la sua Nazionale la situazione diventa difficile. Depresso dal ruolo di attaccante part time, anche perchè non è la prima volta che gli capita in carriera, anzi la terza almeno. Quando gioca dall'inizio sente il peso della "chance della vita", quando entra a partita in corsa (vedi anche Monaco di Baviera lo scorso anno) non riesce a incidere come i Morata e i Zaza. Ma fossero questi i problemi verrebbe da dire...guardando la classifica.

LA ROMA DI RE DZEKO - Ora che si è messo a segnare anche in trasferta chi oserà criticare Edwin Dzeko? Sarà impacciato, vedi i primi 42 minuti di Napoli-Roma ma finalmente vede la porta, o almeno la vede più dello scorso anno. E segna. Tanto. Un'altra doppietta "pesante" per lui che trascina i giallorossi al secondo posto seppur a -5 dalla Juve capolista. La squadra di Spalletti ha dei limiti evidenti, vedi la gara di Torino contro i granata, e in difesa soffre terribilmente l'assenza di Rudiger. Ma resta una Roma dal grande potenziale offensivo, da Salah a Perotti passando per l'eterno Totti part-time. Servirebbero un po' più di geometrie ma ora che è, classifica alla mano, è lei l'anti-Juve designata, deve dimostrare di saper crescere anche nella gestione della pressione.

IL NAPOLI SENZA MILIK - Quasi una macumba quella contro gli azzurri di Sarri. Chi ha fatto il malocchio contro il "tradimento" di Higuain si è ritrovato con Milik rotto nel giro di un paio di mesi. Sfortuna nera verrebbe da dirsi. Gabbiadini ha fallito la sua prima, ma anche ennesima, chance da attaccante principe. Sarà il modulo "sarriano", sarà la pressione, sarà la piazza. Manolo va a sprazzi e quando serve, quando non ci sono goleade, il suo apporto è relativo. Il problema è serio se si pensa all'assenza lunga del polacco e quanto manca al mercato di gennaio. Mertens ha fatto intravedere qualcosa da "falso nueve" ma per vincere, sempre, per tenere il passo della Juve, della Roma, o almeno della zona Champions, potrebbe non bastare. Così come guardare ora al mercato delgi svincolati che offre poco. Ma la seconda sconfitta consecutiva dopo Bergamo ha fatto emergere altre criticità in seno al Napoli che sembra un po' sulle corde in ogni reparto. Colpa di De Laurentiis, del suo mercato, della condizione o frutto di una congiuntura sfavorevole? Ancora presto per dirlo.

Buon campionato a tutti!

Luca Fusco


Tags: Roma juventus commento serie a napoli il punto analisi

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